Mercato auto 2017: la crescita sarà moderata secondo Unrae

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Dalla crescita tumultuosa del 2016 si passerà a una più contenuta del mercato auto 2017. Parola di Massimo Nordio, presidente di Unrae, che ha commentato l’andamento del comparto a margine dell’evento promosso a Roma dal Centro Studi Promotor. “Nessuno, all’inizio del 2016, si aspettava una crescita così a doppia cifra – esordisce il numero uno dell’associazione dei Costruttori esteri -. In realtà questa crescita è avvenuta non per fattori ‘fisiologici’ del mercato, ma per fattori esterni”.

VIDEO: INTERVISTA A MASSIMO NORDIO, PRESIDENTE UNRAE

PROMOZIONI E SUPER-AMMORTAMENTO

Il riferimento è preciso e rimanda a due elementi esogeni che, nel corso del 2016, hanno impattato fortemente sul mercato. Da una parte, sottolinea Nordio, si tratta di “una forte spinta e sostegno commerciale da parte delle Case in termini di sconti, prezzi e facilitazioni”. Dall’altro, di un incentivo governativo di grande efficacia quale si è dimostrato nei mesi il super-ammortamento. Quest’ultimo, osserva il presidente di Unrae, “ha indubbiamente consentito a molte aziende di rinnovare il proprio parco circolante nel 2016 e quindi ha fatto crescere tanto la quota di mercato del canale delle auto aziendali, come lo chiamiamo noi”.

MERCATO AUTO 2017

Alla luce del trend positivo registrato finora, come potrà essere il mercato auto 2017? “Noi – risponde a nome di Unrae Nordio – prevediamo che ci sia ancora una crescita, però più modesta rispetto a quella del 2016”. Non sarà un incremento a doppia cifra, come quello che ha caratterizzato l’anno in corso mese dopo mese (e con poche eccezioni). L’incremento, spiega il presidente, sarà “a una cifra, intorno al 5-6% perché verrà a mancare la spinta e il supporto del super-ammortamento, che è previsto ridursi dal 140 al 120% e quindi il canale delle auto aziendali un po’ ne risentirà. Ci sarà un’accelerazione nel corso del 2016 e poi però un rallentamento nel 2017”. Ma il quadro resta comunque positivo. “Mettendo tutto quanto insieme – conclude Nordio – alla fine, avremo comunque un mercato sempre ben al di sopra di 1.800.000 unità”.

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