Gruppo Renault, nel 2015 in Italia la quota più alta da 30 anni

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Ottimi risultati hanno premiato la filiale italiana della Casa delle Losanghe, testimoniando anche la ripresa della rete di vendita. Il dato delle vendite Renault Italia 2015, complessivo tra autovetture e veicoli commerciali, è infatti in salita del 18% (pari a 153.621 immatricolazioni) in un mercato italiano cresciuto del 15%.

QUOTA DI MERCATO RECORD

Forte di questa crescita, il Gruppo ha raggiunto una quota di mercato del 9% (+0,2% rispetto al 2014). Un vero e proprio primato, visto che si tratta della più alta quota registrata in Italia negli ultimi 30 anni. Molto positive anche le vendite Renault Italia 2015 nel comparto dei veicoli commerciali. Con 14.898 unità immatricolate, la crescita è stata dell’11% per una penetrazione che arriva all’11,3% (+2,4 punti sul 2014). Senza contare che il brand Renault si attesta come primo importatore sul mercato dei veicoli commerciali.

IL TREND DI RENAULT…

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Clio: la bestseller del 2015

Con 106.819 immatricolazioni, il marchio principale del Gruppo, nel 2015, registra un incremento del 18% conquistando una quota di mercato del 6,3% (contro il 6,1% dell’anno precedente). Obiettivo raggiunto grazie a una gamma molto ricca: proprio nel 2015 Renault ha completato la sua offerta di crossover con il lancio della Espace, leader nel segmento, e di Kadjar. Mentre Clio, con oltre 44mila esemplari venduti, rappresenta l’auto straniera più venduta in Italia nel suo segmento. Altro modello di successo è poi Capture che, così come Clio, è molto amata dai giovani. Con il quadriciclo urbano Twizy, la berlina compatta Zoe e la furgonetta Kangoo Z.E., Renault domina infine il mercato dei veicoli elettrici, nel quale ha registrato una crescita del 15,8% sul 2014.

…E QUELLO DI DACIA

In crescita anche il marchio Dacia, in grado di coniugare qualità, prezzo e design. I suoi volumi di vendita, nel 2015, sono aumentati del 17% e la quota è arrivata al 2,74% (0,04% sull’anno precedente), la più alta dal suo arrivo in Italia, nel 2006. Una quota molto amata dai privati, come i concessionari ben sapranno, dove raggiunge una quota del 4,1%.

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