Anche le auto usate risentono della crisi produttiva che ha affossato il mercato del nuovo. I numeri di Unrae testimoniano che le vetture di seconda mano da gennaio ad aprile 2022 sono calate meno rispetto a quelle nuove (-10,2%), ma a crescere è stata soltanto la quota degli scambi tra privati (53,4%).
Precisamente parliamo di 1.525.952 trasferimenti di proprietà contro 1.700.197 nello stesso periodo del 2021. E si tratta, per la maggior parte (50,8%) di vetture sopra i 10 anni di età, che certamente non favoriscono il ricambio del parco circolante.
ALIMENTAZIONI: VINCE IL DIESEL
Le tanto vituperate auto diesel nei primi quattro mesi del 2022 rappresentano il 49,1% delle preferenze di auto usate (- 1,8 punti percentuali sul 2021), seguito in seconda posizione dal benzina al 40% (-0,6%.). Dunque, è la rivincita delle motorizzazioni tradizionali.
Dietro, il Gpl, che con il 4,4% di quota copre il terzo posto, mentre al quarto troviamo le ibride, che raddoppiano in quota rispetto al 2021 (al 3,4%). Stabile il metano (al 2,1%), mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (BEV) passano dallo 0,2% allo 0,7% e le plug-in salgono allo 0,4%. Dunque, sono ancora marginali i numeri delle auto a batteria.
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TRA PRIVATO E PRIVATO
Una cattiva notizia per i concessionari: la maggior parte dei passaggi di proprietà riguarda i privati. Gli scambi tra questi ultimi riguardano il 53,4% dei passaggi di proprietà. Mentre scendono al 41,9% quelli da azienda a cliente finale. Stabili i trasferimenti di auto provenienti dal noleggio (0,7% complessivo), in leggera contrazione quelli delle Km0 (al 4%).
UN USATO MOLTO DATATO
Infine, i numeri di Unrae testimoniano che quasi il 51% dei trasferimenti è caratterizzato dagli scambi di autovetture con oltre 10 anni di anzianità. Cresce la quota delle auto da 4 a 6 anni (12%), stabile al 15% quella da 6 a 10 anni di età.
Purtroppo risulta essere in contrazione la quota delle auto più fresche, soprattutto quelle da 1 a 2 anni (al 3,4%), a causa della riduzione delle Km0.
