Da concessionari ad agenti: il pensiero dei dealer

Alla rete distributiva viene richiesto di affrontare una rivoluzione di cui ormai si sente parlare da diverso tempo. Quella guidata dalle Case, che vuole la trasformazione dei dealer che diventeranno agenzie, ma che coinvolge direttamente e soprattutto il loro business model.

Fino a che punto questa potrà essere un’opportunità, quali invece saranno i punti critici: a proposito del futuro del sistema distributivo abbiamo parlato con Alberto Di Tanno, presidente e ad di Intergea, e con il presidente di Autotorino, Plinio Vanini, in occasione di MOBILITYhub On Track, l’evento B2B dedicato alla mobility transformation organizzato da BtheOne e Quattroruote Professional, che si è svolto al Venice Terminal Passeggeri di Venezia il 7 e l’8 aprile.

DI TANNO: IL CAMBIAMENTO È IN MANO AI CLIENTI

L’unico che potrà decretare il cambiamento del modello di business sarà il cliente, perché tutti possono fare delle ipotesi, ma nessuno saprà come andrà a finire“, ha spiegato Alberto Di Tanno, presidente e AD di Intergea, che ha poi aggiunto: “Dal nostro punto di vista la competizione sarà sempre fatta nell’ottica di soddisfazione del cliente, cercando di valorizzare il brand. Solo così creiamo valore aggiunto per i nostri clienti“.

MobilityHub on Track Venezia

Il problema, quindi, secondo il presidente e ad di Intergea, sono i costi che, a fronte del guadagno in termini di servizi aggiuntivi, non sarà proporzionare alla riduzione dei costi di distribuzione. “Il modello distributivo attuale ha delle prerogative importanti, legate al fatto che la vendita dei servizi finanziari e assicurativi, così come quella dell’usato, sono marginalità aggiuntive rispetto alla vendita delle vetture nuove“, ha spiegato Di Tanno.

VANINI: NEL NOSTRO DNA C’È IL CAMBIAMENTO

Nuove regole e nuove opportunità, di questo parla invece Plinio Vanini. Il presidente di Autotorino sottolinea che “Il tema è quello di trovare nuove formule che continuino a dare garanzie alle nostre aziende e ai clienti che hanno fiducia in noi“.

MobilityHub on Track platea

Una visione positiva quella di un futuro che non spaventa. Nel nostro DNA c’è la voglia di raccogliere la sfida per provare a crescere“, spiega Vanini.

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