Prezzi sotto controllo, EV in fase di assestamento
Dopo mesi di forti variazioni, i valori residui dei veicoli elettrici sembrano aver trovato una linea di equilibrio. La domanda crescente dall’Europa dell’Est — in particolare da Polonia, Romania e Ungheria — sta sostenendo il mercato e contribuendo a smaltire parte delle scorte presenti nei Paesi dell’Europa occidentale.
Per l’Italia, Münch parla di un contesto “interessante ma ancora fortemente orientato all’export”: la gran parte delle EV vendute sul territorio viene infatti destinata ai mercati esteri. Tuttavia, si nota una crescente professionalizzazione del remarketing, spinta da grandi gruppi come Stellantis e dalle società di noleggio e fleet management, che stanno ridefinendo le dinamiche di vendita e ritiro.
Dal B2C al B2B: la nuova rotta del remarketing
Un trend sempre più evidente per gli operatori del settore è il passaggio dal canale retail al B2B. Molti veicoli provenienti da privati vengono oggi ricollocati direttamente su piattaforme professionali, riducendo tempi e rischi di vendita.
Questo cambiamento risponde a due fattori chiave:
- Calano gli acquisti dei privati, frenati da tassi d’interesse alti e incertezza economica.
- Cresce l’esigenza di rotazione veloce dello stock, con processi digitali e remarketing gestito da partner specializzati come BCA.
Per i dealer, questo significa più opportunità di acquisto mirate, maggiore trasparenza sulle quotazioni e possibilità di ampliare il parco veicoli con usati certificati provenienti da flotte e società di noleggio.
Un mercato in trasformazione, più efficiente e professionale
La fotografia che emerge dai Fleet Europe Days è quella di un mercato in evoluzione, ma solido. Stabilità dei prezzi, nuovi equilibri per l’elettrico e forte spinta verso il B2B stanno ridefinendo il modo di operare di concessionari e remarketer.
BCA, con la sua rete europea e le aste digitali cross-border, rimane un punto di riferimento centrale per chi lavora con l’usato e vuole intercettare le nuove rotte del mercato.
