Previsioni positive o negative? La voce dei Dealer sul futuro dell’automotive

Automotive Dealer Day, Plinio Vanini a Matteo Salvini: "Serve una scossa nel settore"

Forti cambiamenti hanno scosso il settore dell’automotive, tra cali delle vendite, normative stringenti e la cosiddetta “guerra al diesel”. Cinque dealer hanno espresso la loro visione per il futuro del mercato all’Automotive Dealer Day 2019, evidenziando ciascuno gli aspetti positivi e negativi di questo momento di transizione.

LA PENALIZZAZIONE DEL BONUS/MALUS

Ne parla innanzitutto Plinio Vanini di Autotorino, che vede nella normativa ecotassa ed ecobonus le cause principali del calo di mercato dall’inizio 2019.  Una risposta negativa, come spiega Vanini, del circa 5%, che oltre alla confusione legata alla normativa in generale, creerà un forte problema occupazionale.

“Ci sono circa 1,1 milioni di addetti che lavorano nell’automotive e nel mondo che lo circonda – approfondisce il Presidente di Autotorino – pertanto quando si fanno scelte troppo ideologiche bisogna fare attenzione”.

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Anche Nicola Maldarizzi (Maldarizzi Automotive Group) esprime un parere decisamente negativo nei confronti del Bonus/Malus, facendo leva sulla scarsa informazione fornita al momento della sua entrata in vigore, che ha generato una fase di stallo su tutti i fronti.

“L’ecobonus è stato strutturato male – prosegue Maldarizzi – sarebbe stato meglio fare un’operazione più distribuita per la sostituzione del parco auto vetusto italiano, quindi per la sostituzione di tutte le motorizzazioni ante Euro4”.

Un provvedimento che, secondo l’Innovation&Development Manager del Gruppo Maldarizzi, non poterà a nulla di positivo in un mercato che, come dimostrato all’incontro con il Ministro Salvini, pesa quasi l’11% del PIL e smuove circa 190 miliardi di euro.

MERCATO STABILE E VISIONI POSITIVE

Una visione generica, che si riferisce addirittura all’intero decennio che stiamo vivendo è il punto di partenza di Oreste Ruggeri di Ruggeri Auto, che vede null’attuale andamento di mercato una risalita, dopo il calo drammatico registrato nei primi anni.

Un calo non così incisivo, spiega Ruggeri: “Adesso siamo in una fase di stabilizzazione, probabilmente quest’anno con un po’ di segno meno, ma la definirei abbastanza fisiologica”.

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Più positivo, invece è il parere di Marco Mocarelli (Mocauto), che certamente considera la diminuzione, ma invita a ragionare al netto delle auto a km0: “Si scoprirebbe che il mercato non è così in calo – afferma Mocarelli -, e soprattutto ad oggi le vendite sono molto più vere e molto più al cliente finale, rispetto a quelle che sono state fatte fino a tutto il 2018”.

Giacomo Li Causi (Autorigoldi), più che una previsione per il futuro, esprime l’augurio che tutto proceda come sempre. Una visione positiva, specialmente per il marchio che rappresenta (Volkswagen), che mostra sempre un segno positivo. “Altri marchi – spiega Li Causisubiscono un po’ di più magari l’anzianità del prodotto che hanno in casa, piuttosto che queste problematiche legate alle vetture con emissioni decisamente alte”.

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