Lexus, premiata l’affidabilità dei suoi modelli usati premium

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Le auto usate Lexus sono le più affidabili del 2016. Lo hanno decretato i giornalisti di una rivista britannica che ogni anno assegnano gli Autocar Awards ai prodotti più significativi del panorama automotive. Quest’anno, il marchio premium giapponese ha fatto incetta di premi: a cominciare dal riconoscimento di “Usato dell’anno 2016”, aggiudicato alla Lexus IS. Un modello che deve il suo successo alle dichiarazioni positive di meccanici e addetti ai lavori e, più in generale, alla totale assenza di commenti negativi sulla vettura riscontrati dai concessionari britannici.

LEXUS, REGINA DI AFFIDABILITA’

“Abbiamo selezionato la Lexus IS perché economica tanto nel prezzo quanto nei costi di gestione – ha argomentato Jim Holder, direttore editoriale di Autocar – oltre che per la straordinaria affidabilità che la contraddistingue”. Ma questo non è l’unico riconoscimento portato a casa dalle auto usate Lexus. Il brand di lusso ha dominato anche l’indagine Auto Express 2016 Driver Power, ponendosi al vertice in tre categorie relative al business di seconda mano. Lexus IS è stata premiata come l’usato più affidabile del segmento D, tra le berline di medie dimensioni a tre volumi; l’RX è campione di affidabilità nel segmento dei Suv e 4×4; e la GS tra le berline di grandi dimensioni.

SODDISFATTI ANCHE I CLIENTI

Infine, anche i clienti hanno dimostrato la loro soddisfazione. L’indagine è stata condotta su un campione di 50mila automobilisti britannici, che si sono espressi sulla qualità delle proprie automobili in base a parametri come affidabilità, qualità, maneggevolezza, performance, costi di gestione etc. Risultato: anche in questo caso il brand ha scalato le classifiche, distinguendosi in particolare per l’efficienza e la rapidità di gestione dei problemi da parte dei concessionari. Un riconoscimento che permette ai dealer di rassicurare anche i clienti italiani, cresciuti in modo esponenziale nel 2015 (+65% con oltre 3.300 immatricolazioni) e 2016 (+16% nel primo quadrimestre). La disponibilità di una gamma ibrida in Italia, consente infatti di ridurre i costi di gestione e manutenzione rispetto ai veicoli tradizionali.

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