Automotive Dealer Day 2022: tutti i fattori che guidano il cambiamento dei concessionari

Automotive Dealer Day 2022 concessionari

Un’edizione che è andata al di là di ogni aspettativa: ecco cosa si può dire di Automotive Dealer Day 2022, la tre giorni andata in scena dal 17 al 19 maggio a Verona.

Dopo due anni difficili, segnati come tutti sappiamo da Covid, crisi dei chip, carenza di prodotto nuovo, il settore è tornato nuovamente ad incontrarsi per discutere, dibattere e, soprattutto, capire che direzione prenderà il ruolo del dealer.

Approfondisci: come era andata l’edizione 2021 di Automotive Dealer Day

COSA ABBIAMO VISTO E APPROFONDITO ALL’AUTOMOTIVE DEALER DAY 2022

All’evento hanno partecipato oltre 5000 persone, tra stampa e addetti ai lavori, più di 60 aziende accreditate all’interno dell’area business, 60 relatori e 14 Case automobilistiche, tutti reattivi alle tematiche proposte, che non possono non prendere in considerazione il grande processo di evoluzione che sta attraversando la rete di compravendita di automobili.

“L’edizione di quest’anno (la ventesima, ndr.) è andata oltre ogni aspettativa – spiega nella videointervista Alessandro Dal Bon, VP Dealer & Industry Solutions di Quintegia -: le risposte che stiamo cercando di dare sono fondamentali per la salute di questa industry, che rimane fondamentale per l’economia del nostro Paese”.

Attualità: il punto con il Ministro Giorgetti

Prima di approfondire nel dettaglio nei prossimi paragrafi i principali temi affrontati dal Automotive Dealer Day 2022, che sintetizzano tutti i fattori del cambiamento in atto nelle concessionarie, facciamo una premessa doverosa sull’attualità: mercato, incentivi e fiscalità sono alcuni dei principali argomenti della tavola rotonda andata in scena a Verona tra il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il vicepresidente di Anfia Marco Stella, il vicepresidente di Federauto Plinio Vanini e il presidente di Unrae Michele Crisci.

“Siamo soddisfatti perché, finalmente, siamo riusciti a concretizzare gli incentivi automotive, per la prima volta, in un’ottica pluriennale e questo permette di fare programmazione industriale alle aziende. Purtroppo abbiamo dovuto escludere le personalità giuridiche, per necessità, da queste misure ma contiamo di migliorare la norma. Chiederò al ministro Franco di aiutarci a trovare un varco economico per interventi fiscali a favore del settore. In questa prima fase abbiamo scelto di privilegiare il cambio delle vetture più inquinanti da parte delle famiglie meno abbienti”. 

In attesa di vedere quali risultati porteranno le agevolazioni, ecco tutti i punti approfonditi dalla tre giorni veronese.

Automotive Dealer Day 2022 workshop

VBER e passaggio da concessionari ad agenti

Verità e false credenze sulla nuova normativa, ma anche opportunità di profitto e marginalità a rischio, poi c’è il ruolo del post vendita e i nuovi prodotti assicurativi alla luce dei nuovi scenari di vendita. Tutto questo, e molto altro, è legato al tema caldo che sta coinvolgendo i concessionari: il cambio di contratto che li vedrà (anche se non per tutti) diventare agenti.

La transizione digitale

Una realtà che ormai non è più futuro, ma presente. Quella del digitale è una transizione in atto ormai da tanti anni, come segnalano la maggior parte degli attori coinvolti.

Secondo l’Automotive Customer Study 2022, osservatorio di Quintegia sul consumatore Automotive, però, l’esperienza vissuta in concessionaria continua ad essere fondamentale per il 90% degli intervistati, che considera la concessionaria come luogo ideale dove vivere il brand nei suoi valori e nella sua identità. Fondamentale il capitale umano che diventa il primo ambassador del marchio: 64% del campione preferisce rivolgersi ad un rivenditore in grado di offrire un servizio di qualità (e non a chi ha i prezzi più bassi).

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Il business dell’usato

Come non parlare, nel momento di peggiore carenza di ferro nuovo, ma anche a fronte del potenziale passaggio ad agenti, del business dell’usato?

Certo, in un momento di crisi di prodotto, anche l’usato scarseggia (soprattutto a causa della mancata, necessaria iniezione di vetture da parte delle flotte, che non riescono a rinnovare il proprio parco auto): per questo un occhio critico, attento, ma soprattutto orientato al business, alla marginalità e, non meno importante al cliente, è l’unica via per far sì che il parco auto non invecchi ancora di più, diventato sempre più inquinante e sempre meno sicuro.

COSA VUOLE IL CLIENTE?

L’Automotive Customer Study 2022, che ha coinvolto un campione di oltre 3.000 clienti di auto nuove, evidenzia che la scelta di affidarsi a una concessionaria per acquistare un’automobile è fortemente legata alla voglia di farsi guidare da personale specializzato che assicuri un servizio all’altezza delle aspettative, in grado di fornire un’esperienza gratificante di  vendita.

Il cliente è, poi, sempre già sensibile alle tematiche ambientali e sociali della comunità, per questo grande attenzione è dedicata ai fattori ESG (Environmental, Society, Governance), ai quali si affida il 74% degli intervistati per il tema di sostenibilità sociale e l’85% in tema di sostenibilità ambientale.

L’e-commerce

I concessionari più lungimiranti hanno intrapreso il percorso di digitalizzazione, grazie a siti web ma anche a processi di compravendita completamente online, molti anni fa. Un esempio concreto è arrivato da Tomasi Auto, che ad Automotive Dealer Day si è aggiudicato il premio Best Digital Dealer.

Automotive Dealer Day digital

Il passaggio al digital è necessario anche perché, come sottolineano molti, il Covid ci ha cambiato: tanti sono i clienti che ormai vogliono poter acquistare, o anche solo scegliere, la propria vettura seduti sul divano di casa. Questo significa la fine del concessionario, o del Salone? No di certo, il 38% dei clienti è interessato a valutare l’acquisto via web della prossima auto, pur mantenendo l’esigenza di poter vedere e toccare il prodotto. Il phygital, ovvero la forma ibrida di acquisto, secondo molti dà al cliente il meglio dei due mondi: la praticità dell’online, l’empatia e l’experience del fisico.

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Bene l’online, ma serve personalizzazione

Il 63% degli intervistati dichiara di apprezzare la possibilità di prenotare un intervento di manutenzione on-line, verificare la disponibilità di un’auto (52%) o gestire gli aspetti amministrativi (41%). Anche l’acquisto digital è sempre più una prospettiva concreta.

Tanto nella dimensione fisica, quanto in quella digitale, emerge l’importanza di un trattamento tailor made: per il 90% del campione, è molto o abbastanza importante che il concessionario si relazioni in modo personalizzato sulla base degli specifici interessi e bisogni.

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