Le Cabriolet nell’immaginario popolare sono da sempre associate al periodo estivo e alle vacanze. Il poter sfrecciare lungo le autostrade assolate godendosi il vento dovrebbe essere un must per un paese come il nostro, dove le temperature nella bella stagione si alzano e il panorama intorno alla propria auto è sempre un bello spettacolo.
Invece, in Italia le auto decappottabili sono tra le vetture meno cercate, stando alle statistiche riportate da AutoScout24. L’assioma di partenza di questo articolo è rispettato dal fatto che, in cima alla graduatoria dei paesi europei dove le Cabrio sono più cercate e diffuse c’è la Spagna, capace di far registrare il 7,28% del totale delle richieste.
La più richiesta? Mercedes SL, anteprima di un dominio teutonico che si estende su tutti i mercati.
L’ITALIA NON È UN PAESE PER CABRIOLET
L’Italia è fanalino di coda di questa speciale classifica, con “solo” il 5,35% del totale. Agli italiani piace avere un tettuccio sopra la testa, a quanto pare, ma se sono costretti a scegliere optano (come gli altri cittadini del Vecchio Continente) per le Cabriolet tedesche. Nella Top10 delle più cliccate, infatti, ben 8 vetture arrivano da costruttori della Germania.
Approfondisci: gli italiani preferiscono le tedesche anche nella classifica generale
Unica macchia di tricolore l’italianissima Alfa Romeo Spider che, almeno dalle nostre parti, continua ad essere un cult. L’anno scorso, perlomeno, il Made in Italy aveva 3 rappresentanti.
Ecco la classifica completa:
- Porsche Boxster
- Porsche 911
- BMW Serie Z
- BMW Serie 3
- Smart forTwo
- Alfa Romeo Spider
- Mercedes SL
- Mazda Mx-5
- Audi TT Roadster
- Mercedes SLK
IL NORD EUROPA VIAGGIA SCOPERTO
Dietro alla capofila iberica, a sorpresa, sul podio si piazzano solo paesi dell’Europa settentrionale. Al secondo c’è l’Olanda, al 7%, dove a fare la voce grossa è BMW Serie Z, mentre a dividersi la terza piazza, separate solo da pochi centesimi percentuali, ci sono la Germania e il Belgio. In entrambe le nazioni (ferme al 6,9 %) comanda BMW Serie 3.
