Luca de Meo lascia Renault: che succede adesso?

A partire dal 15 luglio 2025, Luca de Meo non sarà più Ceo del Gruppo Renault. Dopo 5 anni al capo del Gruppo, l’imprenditore sceglie di cambiare rotta, dire addio al mondo automotive e iniziare una nuova carriera nel settore del lusso, assumendo il ruolo di amministratore delegato di Kering, il colosso del fashion che detiene, tra gli altri, il brand Gucci. Chi prenderà il suo posto e cosa succederà alla rete di vendita del costruttore francese?

L’addio di de Meo

Luca de Meo si è formato sotto l’ala di Sergio Marchionne, poi lavoro in Seat e, quando arrivò a Renault, gli fu affidato il compito di risollevare le sorti della casa francese, che in quel momento si trovava ad affrontare una profonda crisi. Obiettivo riuscito, Renault è salva e, all’apice del proprio successo, de Meo è pronto per una nuova avventura. Nessun rancore, soltanto voglia di qualcosa di nuovo e, forse, di prendere le distanze da un settore che non è mai stato così complesso da gestire.

Arriva un momento nella vita in cui sai che il lavoro è stato ultimato. – sono state le parole del Ceo – Nel Gruppo Renault abbiamo affrontato sfide immense in meno di 5 anni! Abbiamo ottenuto quello che molti pensavano fosse impossibile. Oggi i risultati parlano da sé: sono i migliori ottenuti nella nostra storia. Abbiamo una squadra forte e un’organizzazione agile. Abbiamo anche un piano strategico pronto per la prossima generazione di prodotti. Per questo ho deciso che è il momento per me di passare il comando”.

I possibili sostituti

Tra i sostituti maggiormente papabili c’è Maxime Picat, che lascia Stellantis dopo l’elezione ad amministratore delegato di Antonio Filosa (anche lui era candidato per il ruolo). Picat vanta una lunga carriera nel Gruppo PSA, autore del rilancio del brand Peugeot. Renault non è solita affidarsi a figure esterne, ma il francese sembra la figura adatta a ricoprire il posto lasciato vacante da De Meo.

Se invece il brand francese pescasse all’interno dei propri uffici, il candidato ideale sarebbe Denis Le Vot, attuale capo del marchio Dacia e responsabile della supply chain del gruppo. Nato e cresciuto (professionalmente si intende) in Renault è tra i professionisti più stimati dell’azienda.

Leggi anche: Il futuro di Renault, sempre più attento all’aftersales

Cosa succederà alla rete Renault

All’inizio di gennaio 2025, all’interno di un think tank organizzato da Renault cui presero parte 37 gruppi di distribuzione multimarca, Luca De Meo rivolse un messaggio chiaro ai concessionari presenti:

“L’industria automobilistica sta affrontando una trasformazione senza precedenti. Di fronte a queste sfide consideriamo più che mai la nostra rete e i nostri partner come una risorsa strategica per il Gruppo e per il successo delle nostre Marche. Niente potrebbe sostituire la presenza fisica e il lavoro sul campo per i nostri clienti”.

Renault, seppur magari qualche tentennamento ci sia stato, non ha mai ceduto al fascino del contratto di agenzia, improntando i rapporti con la rete di dealer in un’ottica win-win. L’incontro servi a “ribadire ancora una volta la nostra volontà di coinvolgere fino in fondo i nostri partner per cogliere le opportunità aperte dai cambiamenti avvenuti nella catena del valore del settore auto”.

Considerata dunque la strategia fruttuosa e ben avviata è difficile pensare che il nuovo arrivato possa stravolgerla e, probabilmente, il rapporto tra casa e rivenditori resterà inalterato.

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