Survey “Le flotte non si fermano?”, il commento di due Dealer

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Nel periodo di lockdown, la Redazione di Fleet Magazine, ha condotto una survey tra i Fleet & Mobility Manager (attraverso un questionario online), per capire quali sono stati gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul loro lavoro e quali gli scenari possibili dopo la ripartenza.

Approfondisci: l’analisi completa della survey di Fleet Magazine

Siamo ormai nel pieno della Fase 2, ma comunque l’attività di molte aziende è ancora bloccata. I Responsabili delle Flotte, ove possibile hanno continuato a lavorare in smart working per il periodo di fermo, con tutte le difficoltà del caso.

Abbiamo deciso di far commentare i risultati di questa analisi a due Dealer del Gruppo Volkswagen che lavorano molto con le flotte, Antonio Pappalardo, Direttore della Divisione Flotte del Gruppo Lombarda Motori e Simone Bagni, Fleet Specialist di Baiauto, per riuscire ad avere un quadro più generale della situazione e provare a ragionare sulla ripartenza.

LE FLOTTE NON SI FERMANO: L’ANALISI

La survey è stata sottoposta a un campione di 35 Fleet & Mobility Manager appartenenti a grandi aziende italiane, per un parco totale rappresentato di 56.240 veicoli.

L’emergenza Corona Virus ha rappresentato non solo un un lockdown totale, ma anche un periodo di smarrimento e inquietudine verso il dopo”, commenta Antonio Pappalardo. “L’auto come strumento di lavoro deve essere ripensata, così da creare nuove esigenze di mobilità privata e aziendale”.

Survey "Fleet Manager durante il Coronavirus: gli impatti sull'attività aziendale

Fin da subito notiamo come il Coronavirus abbia avuto dei forti impatti sul normale svolgersi del lavoro, infatti solo il 24% del campione non ha riscontrato blocchi dell’attività aziendale, mentre il restante ha dichiarato, un fermo totale (12%) o nella maggioranza un fermo parziale (64%).

“In questi circa 2 mesi di lockdown forzato la nostra attività di fleet center specializzato fortunatamente è rimasta pienamente operativa”, spiega Simone Bagni, “questo grazie alla formula ormai consolidata del noleggio lungo termine. Tutto ciò che riguarda servizi al cliente, quotazioni ed informazioni di servizio erano ed hanno continuato ad essere tutt’ora attivi in modalità smart working, inclusa anche la sottoscrizione di nuovi contratti.”

Entrando nel vivo dell’analisi, è focus si è incentrato su tre temi:

  • Conseguenze sulla car list
  • Sanificazione
  • Elettrificazione

CONSEGUENZA SULLA CAR LIST: POSSIBILI PROROGHE DEI CONTRATTI?

Anche le nuove modalità di organizzazione del lavoro potranno impattare sulla car list e il 61% dei Fleet Manager ritiene che al momento della riapertura sarà necessario ricorrere alla proroga dei contratti.

“Su questo aspetto nutro personalmente qualche dubbio che si traduca in termini reali su larga scala, sicuramente qualcuno procederà con l’allungamento del contratto ma non credo che si tratti della quasi totalità dei casi, ad oggi mi è capitato solamente il due occasioni”, spiega Simone Bagni.

Survey "Fleet Manager durante il Coronavirus: impatti sulla car list

“Ritengo che questa possibilità debba essere analizzata in funzione del nuovo rapporto durata/chilometraggio”, aggiunge Antonio Pappalardo.

C’è anche da considerare il significativo 12% che ipotizza una riduzione dei veicoli in car sharing, ipotesi più plausibile per Simone Bagni, così come sempre il 12% prevede il downsizing delle vetture un rallentamento dei progetti green.

Il restante campione ritiene che calerà il numero di auto in fringe benefits (9%) e una minoranza (6%) sostiene che non ci sarà nessun impatto.

SANIFICAZIONE DEI VEICOLI: UN MUST IN CONCESSIONARIA

“Durante i giorni di Lockdown abbiamo lavorato intensamente per mettere in atto alcuni processi che ci mettessero nelle condizioni di tutelare e garantire la salute dei nostri collaboratori e dei nostri Clienti”, spiega Antonio Pappalardo, “Proprio per questo motivo Il Gruppo Lombarda Motori nelle sue 8 sedi dislocate tra la Brianza e Milano ha deciso di implementare un protocollo sull’argomento molto rigido”.

Un provvedimento che porterà sicuramente dei vantaggi al business dei concessionari, anche per l’interesse crescente non solo delle aziende, ma anche dei privati. Un tema però che necessita di grande chiarezza, su modalità, tempistiche e prodotti utilizzati.

Survey "Fleet Manager durante il Coronavirus: impatti sulla sanificazione dei veicoli

“Il tema della sanificazione può sollevare diversi interrogativi”, concorda Simone Bagni, “Riguarderà certamente le auto in pool ed i car sharing. Dipenderà tutto dal numero di driver che usufruiranno delle vetture e soprattutto dalla frequenza: occorrerà stabilire una regolamentazione ad hoc”.

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Ad ogni modo il 76% dei Fleet Manager intervistati ha dichiarato che tutti i veicoli destinati alla condivisione in azienda verranno sanificati: il 20% eseguirà l’intervento dopo ogni utilizzo dell’auto, mentre la maggior parte si organizzerà settimanalmente.

ELETTRIFICAZIONE: RIMANDATI TUTTI I PIANI?

Prima del Covid-19, l’obiettivo assoluto dei Fleet Manager era trovare un equilibrio tra il giusto mix di motorizzazioni in flotta e l’adeguamento alla transizione energetica in atto.

Ora però un terzo del campione ritiene che i piani per l’elettrificazione verranno rallentati: “Molto probabilmente ci sarà un rallentamento dell’implementazione del processo di elettrificazione anche se, aumentando il numero delle auto che verrà utilizzato per il percorso casa/lavoro il rischio è che il livello dell’inquinamento per polveri sottili possa salire”, afferma Antonio Pappalardo.

Survey Fleet Magazine: l'impatto del coronavirus sull'elettrificazione delle flotte aziendali

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La maggioranza ritiene però che non ci saranno impatti sulla transizione energetica e Simone Bagni si trova in accordo con questo scenario: “Il processo di progressiva elettrificazione ha ormai un percorso ben delineato, tutti i Costruttori hanno investito capitali faraonici nella conversione dei motori termici. Sicuramente le vetture elettriche non saranno per tutti come già non lo erano 3 mesi fa; al momento non penso che possano rientrare in tutte le car list ma andrà valutato caso per caso in base all’esigenza, probabilmente nell’immediato verranno forse accantonati solo eventuali ingressi green per ampliamenti flotta non indispensabili”.

COME CAMBIERÀ LA MOBILITÀ?

Forse uno dei temi più attuali legati al Coronavirus: secondo le visioni dei Fleet Manager gli scenari possibili possono essere svariati.

Da una parte potremo assistere a un ulteriore ridimensionamento degli spostamenti, mentre dall’altra ci potrà essere un’attenzione maggiore all’uso dell’auto, soprattutto per la salvaguardia della salute, quindi una conseguente rivalutazione del car sharing.

Questo potrà indurre le persone a spostarsi con un mezzo privato o, nel caso di un significativo numero di lavoratori in smart working, vedremo meno presenze negli uffici e meno trasferte.

“La Mobilità, già in corso di profondo cambiamento, richiede oggi di essere nuovamente messa in discussione”, conclude Antonio Pappalardo. “Ritengo che ogni azienda debba, prima di prendere una decisione, fare una profonda analisi di come può cambiare l’utilizzo della vettura all’interno della propria flotta in funzione del nuovo scenario”.

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