I ricambi costano il doppio, ma non giustificano il rincaro RCA

La pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi dei chip, il caro energia e gli sconvolgimenti geopolitici: negli ultimi anni sono stati numerosi i fattori che hanno portato a una costante crescita del costo della componentistica automotive. I rincari dei pezzi di ricambio, tuttavia, secondo Federcarrozzieri non giustificano quelli – ben più salati – delle polizze assicurative.

Leggi anche: Ricambi auto usati sul web? Occhio alla truffa

La denuncia di Federcarrozzieri

Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, denuncia che “tra il 2022 e il 2024 la crescita degli interventi di riparazione a seguito di sinistro stradale è stata inferiore rispetto all’aumento delle tariffe RC Auto praticate dalle compagnie di assicurazioni”.

Più che ai costi delle riparazioni e dei pezzi di ricambio”, prosegue la nota dell’associazione di categoria, è necessario soffermarsi sulle “criticità del settore assicurativo, a partire dalle clausole inserite nei contratti RC Auto che obbligano gli assicurati a rivolgersi per le riparazioni ad autocarrozzerie indicate dalle stesse imprese assicuratrici, distorcendo la concorrenza e portando ad una crescita delle tariffe”.

Leggi anche: Le assicurazioni come leva di crescita per i dealer

Quanto è aumentato il costo dell’RC Auto

Nel 2022, il costo medio di una polizza assicurativa era di 353 euro annui, nel 2024 si sono raggiunti i 419 euro all’anno, per 66 euro in più a polizza e un aumento pari al +18,7% (dati: Ivass). Lo scorso anno, l’RC Auto è costata agli automobilisti italiani 2,2 miliardi in più rispetto al biennio precedente. L’Ania – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, lamenta l’incremento dei costi a carico delle compagnie assicurative. Stando a quanto registrato dall’Ivass, però, gli utili delle assicurazioni nel 2024 sono aumentati del +32% sull’anno precedente, per un guadagno complessivo di 10,5 miliardi di euro.

L’incremento dei costi dei sinistri a carico delle compagnie assicurative non sembra quindi giustificare rincari così pesanti a carico degli assicurati, anche in considerazione degli ottimi risultati di esercizio delle imprese del settore che continuano a registrare utili record, mentre gli italiani subiscono tariffe in costante crescita. Uno squilibrio che dimostra tutte le anomalie del comparto assicurativo italiano” è il commento del Codacons.

Partecipa alla discussione

Leggi anche

PREMIUM PARTNER
NEWSLETTER

Approfondimenti sul mercato auto

I più letti