Campello e la scommessa XEV: ecco come sta crescendo in Italia

Come sta crescendo il marchio XEV in Italia? E come e a chi si vendono le XEV? Lo abbiamo chiesto a chi ha creduto fin dall’inizio nella scommessa e accettato la sfida: Andrea Campello, che con la sua Campello Motors è rivenditore ufficiale di questo brand cinese. Lo abbiamo incontrato a MOBILITYhub on Track.

La particolarità di XEV è quella di produrre veicoli elettrici con l’ausilio della stampa 3d. Attualmente in Italia sono arrivate la piccola XEV Kitty e la XEV Yoyo. “Abbiamo avuto molte richieste dopo la presentazione della Yoyo a fine aprile: abbiamo ricevuto molte ‘lead’ e 200 prenotazioni dall’Italia (dato aggiornato al 15 giugno, ndr.). Un risultato imprevisto nel primo mese di apertura degli ordini” spiega Campello.

LE STRATEGIE DI XEV

“Il futuro del brand è quello di presentarsi e affermarsi su tutto il territorio europeo. Il lancio è partito proprio dall’Italia, poi sarà la volta di Spagna, Francia e degli altri Stati del Continente sottolinea Campello. L’Italia, teatro del primo lancio, avrà comunque sempre un’importanza strategica per il marchio.

Un’altra particolarità della Yoyo, quadriciclo pesante di categoria L7, con un peso lordo che non supera gli 800 kg e una velocità massima di circa 80 km/h, è il cosiddetto battery swapping, ovvero le batterie, una volta scariche, essere semplicemente sostituite con altre pronte all’uso, con un notevole risparmio in termini di tempo e praticità. “Si tratta di un servizio unico, che consente di cambiare la batteria in quattro minuti” spiega ancora Campello.

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LA CLIENTELA

Le XEV si possono guidare a partire dai 16 anni con patentino, quindi la clientela sarà molto variegata. “Dal ragazzo di 18 anni, al fratello minore di 16, fino alle aziende, dato che la Yoyo può essere anche omologata come autocarro (e quindi offre vantaggi fiscali), alle famiglie e ai servizi di car sharing” sottolinea Campello.

Ovviamente, rispetto ad una vettura tradizionale, la concezione delle XEV è diversa, più simile a quella di un “elettrodomestico per la mobilità urbana”, adatto a chi si sposta in città e vuole risparmiare. Come conclude Campello, infatti, i costi di esercizio, in media, non superano i 25 euro al mese. E sappiamo oggi quanto la componente saving sia importante per i clienti.

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