AsConAuto: occorre guidare il cambiamento del service

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Oggi più che mai serve “guidare” il cambiamento del service. Il concetto emerge chiaramente dalle parole di Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto, l’associazione che aggrega i Consorzi formati dalle concessionarie nell’obiettivo di realizzare una gestione puntuale ed efficace delle vendite di ricambi originali.

Lo abbiamo incontrato al Service Day 2018, l’evento organizzato da Quintegia e AsConAuto con l’obiettivo di accendere i riflettori sul mondo del post vendita.

SERVICE SOTTO I RIFLETTORI

La disamina di Guidi parte da un assunto: questa manifestazione è nata per raccogliere il bisogno di confronto tra gli operatori del settore del service. “Vogliamo che al service sia riconosciuto il ruolo da protagonista che deve avere. Ce l’ha perché ha un rapporto costante con il cliente, crea marginalità nelle concessionarie e aggrega oltre 35mila realtà in Italia tra riparazione ufficiale e riparazione indipendente spiega il presidente di AsConAuto.

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I numeri ci parlano di una realtà positiva per il post vendita, con un bilancio tornato sopra la soglia dei 30 miliardi di euro di fatturato, con un consuntivo che comprende voci fino ad oggi non presenti e in decisa espansione. L’offerta, quindi, si sta allargando ed è il momento di cambiare, per restare al passo di un mercato automotive che accoglierà presto le sfide “della connettività e della guida autonoma”.  Allo stesso tempo, la rivoluzione in atto, come sottolinea AsConAuto, deve vedere al centro il ricambio originale, che è sinonimo di qualità e sicurezza.

AsConAuto Service Day 2018

LE NUOVE SFIDE

Il quadro delle motorizzazioni, inoltre, sta cambiando e anche questo aspetto influenzerà, e molto, il mondo del service. Nel suo intervento al convegno inaugurale di Service Day 2018, Guidi ha sottolineato che “si prevede, tra dieci anni, un 70% delle auto di nuova immatricolazione con alimentazione elettrica o ibrida.

È altrettanto vero, però, che sempre nel 2028 il parco circolante italiano sarà comunque composto per l’80% da veicoli con motori termici, che continueranno ad avere necessità di ricambi.

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“Il nostro progetto voluto e costruito con professionalità, costanza e determinazione, ha già consentito di superare la crisi del settore – conclude Guidi – Siamo pronti per affrontare un futuro più complicato. E nel futuro si vincerà solo e soltanto insieme”. Più che un messaggio, questa è davvero una chiara dichiarazione di intenti.

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