Auto a km zero e aziendali: dove sono finite e quali sono le alternative

Vi ricordate quando i piazzali delle concessionarie erano piene di auto a km zero e auto aziendali, praticamente full optional e in pronta consegna, che si acquistavano con un forte sconto sul prezzo di listino? Ormai sono un lontano ricordo.

In realtà si tratta solo di un paio di anni fa, quando era assolutamente normale poter scegliere tra quella moltitudine di auto immatricolate per “far numero” dalle stesse concessionarie in modo semplice e senza lunghi tempi d’attesa a prezzi a dir poco concorrenziali.

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mercato auto agosto 2020

Auto a km zero in pronta consegna, la fine di un’epoca

Parliamo di un ricordo ma sarebbe più opportuno definirla come la fine di un’epoca. I problemi sono i “soliti noti” con la scarsa reperibilità di materie prime, la conseguente mancanza di prodotto nuovo disponibile e prezzi di listino in continua crescita.

Una tempesta perfetta che “giustifica” quel vizio tutto italiano di tenere le auto molto più tempo rispetto alla media europea. Nel caso, poi, si volesse sostituirla con un nuovo modello, siamo disposti ad attendere svariati mesi pur di averla secondo le nostre preferenze.

Come fare se, invece, si ha fretta di acquistare un’auto? Quali sono le alternative rimaste alle indimenticate km zero e pronta consegna? La faccenda sembra essere molto complicata ma cerchiamo di fare il punto situazione.

Meno personalizzazione, meno tempo d’attesa

Tutte le grandi Case automobilistiche stanno creando delle vere e proprie “corsie preferenziali” per permettere al cliente di avere l’auto nuovo in tempi più rapidi.

Si tratta di auto “standardizzate“, simili negli allestimenti ed equipaggiamenti, che non prevedono la possibilità di personalizzazione da parte del cliente. Un modo rapido per creare stock e futura pronta consegna.

Si possono trovare sia con pochi chilometri all’attivo sul cruscotto sia di non recentissima uscita o di prima immatricolazione. Quest’ultime sono spesso quelle auto immatricolate gli ultimi giorni del mese per raggiungere gli obiettivi di vendita, aiutando le Case auto a realizzare il target di volumi previsti.

Caccia all’ultima demo car ma l’usato è caro

Tra le auto di recente uscita, quelle con al massimo uno o due anni di vita, ci sono anche le “demo car”. Sono auto usate dalla concessionaria per i test drive dei clienti o per esposizione nello showroom. A tutti gli effetti, quindi, si tratta di auto usate regolarmente registrate al PRA con tanto di targa associata ed è lecito aspettarsi uno sconto.

I piazzali vuoti, però, spingono in alto le quotazioni dell’usato per la legge di mercato di alta domanda e poco prodotto. In attesa che qualcosa cambi a inizio 2023 il prezzo di queste auto è molto vicino a quello del listino del nuovo per un’auto comparabile. Occhio quindi alle quotazioni Eurotax e alla inevitabile svalutazione d’acquisto di un’auto usata ma “fresca” una volta usciti dalla concessionaria per evitare di perdere molti soldi in fase di rivendita.

Il noleggio a lungo termine, soluzione serena

Per ammortizzare l’investimento bisogna necessariamente tenere più del dovuto l’auto in possesso ma come fare se invece si ha la necessità di cambiare più frequentemente veicolo senza fare un “investimento in perdita”? La soluzione è quella del noleggio a lungo termine.

Di fatto, nasconde il prezzo del bene e dà la certezza di un costo fisso al mese, spostando il rischio di svalutazione del bene sul noleggiatore. Un servizio che si paga, certo, ma che mette regala al cliente flessibilità e sicurezza di costi certi. Soprattutto in un periodo di crisi di mercato e transizione ecologica.

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