CarDealershipGuy, l’influencer dei concessionari

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Condivido insight sinceri dal business delle auto. Automotive Ceo. 15 anni di esperienza nell’industria” dice la sua biografia. Il primo tweet segnala 5 start up dell’automotive, le più “hot” a suo parere. Suo di chi? Chi è questo esperto di auto che è riuscito a collezionare quasi 29.000 follower su Twitter in appena tre mesi?

Sui social si fa chiamare CarDealershipGuy, il nome all’anagrafe non è dato saperlo. L’influencer dei concessionari è e vuole rimanere nell’anonimato. Così da potersi permettere, ad esempio, di far notare senza ripercussioni che le auto di un noto brand tedesco hanno tutte problemi con l’olio, mentre quelle inglesi danno problemi all’impianto elettrico.

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Perché piace CarDealershipGuy

Nessun post ha finalità commerciali” si legge anche sull’account. Perché il @cardealershipguy non è arrivato sui social per far carriera. La sua carriera l’ha già, e ha radici ben salde nel mondo dei motori. Su Twitter ci sta senza scopri di lucro, perché sentiva fosse arrivato il momento di condividere quel che 15 anni nell’automotive gli hanno insegnato.

Consigli sugli acquisti, trucchi per riconoscere un usato di qualità, esperienze con i brand automobilistici e incoraggiamenti ai giovani imprenditori che si affacciano nel settore. Un cinguettio dopo l’altro, il Dealership Guy combatte la «conoscenza asimmetrica dell’automotive» che fa sì che venditori e produttori sappiano cose che i clienti non sapranno mai.

«Storicamente – ha recentemente dichiarato in un’intervista – l’automotive è un’industria opaca. Negli ultimi 10 anni la trasparenza è aumentata, ma lo stigma rimane. E penso che account come il mio, con pensieri autenticamente genuini, senza aver paura di essere controversi, siano utili. Penso sia una boccata d’ossigeno per i consumatori». Ecco il segreto del suo successo.

 

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