Come cambierà la mobilità dopo il Covid?

Come cambia la mobilità dopo il Coronavirus?

Areté, azienda leader nella consulenza strategia fondata da Massimo Ghenzer, ha presentato i risultati del suo studio mensile “Come cambiano le abitudini”, condotto tra aprile e maggio.

L’obiettivo della survey era proprio quello di analizzare i cambiamenti nelle abitudini di mobilità degli italiani, a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 500 persone, di età compresa tra i 30 e i 65 anni, proveniente da tutte le Regioni italiane.

COME CAMBIA LA MOBILITÀ DOPO IL CORONAVIRUS

A seguito del lockdown, molti italiani cambieranno le loro abitudini, sia per quanto riguarda gli spostamenti, ma anche per le propensioni all’acquisto.

7 italiani su 10 sono intenzionati a utilizzare l’auto per i propri spostamenti, anche dopo l’emergenza Covid. Infatti, solo il 10% del campione ha dichiarato che tornerà a servirsi dei mezzi pubblici per la mobilità quotidiana.

Studio Aretè: propensione all'acquisto degli italiani verso un'auto ad uso privato

Uno scenario inedito, soprattutto considerato l’andamento del mercato negli ultimi mesi, arrivato ai minimi storici: i cambiamenti nelle abitudini di acquisto potrebbero rivelarsi un salvagente per l’intero comparto automotive.

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“I dati raccolti certificano le nuove tendenze in atto nell’approccio alla mobilità e alla vendita dell’auto”, spiega Massimo Ghenzer, “con gli italiani pronti a dialogare con i Dealer attraverso nuove forme di comunicazione e a riscoprire la passione per le quattro ruote in modalità digitale o anche fisica, recandosi in concessionaria anche la domenica. Lo stato di ansia emotiva ed incertezza economica richiedono oggi da parte dei dealer un’attenta profilazione dei potenziali clienti, anche alla luce dei cambiamenti in atto, per poter rendere più efficace il processo di vendita”.

Verso una mobilità individuale

Distanza sociale, dispositivi di protezione individuale e anche un po’ di paura per una nuova ondata di contagi stanno determinando un cambiamento radicale nella mobilità delle persone.

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Studio Areté: come cambierà la mobilità degli italiani dopo il Coronavirus

Dalle studio di Areté emerge infatti un chiaro sentimento di sfiducia nei confronti dei mezzi pubblici, considerati poco sicuri dal punto di vista sanitario.

Questo decreterà anche la fine della mobilità condivisa? Difficile fare previsioni puntali, è anche vero però che il 90% del campione ha dichiarato di essere pronto a spostarsi, ma solo su veicoli privati.

Nuove modalità d’acquisto

L’incertezza economica e la paura a impegnare grandi somme di capitale, sta orientando gli italiani verso modalità di acquisto differenti.

Se 1 italiano su 3 è ancora disposto ad acquistare l’auto in contanti, il 57% del campione ha dichiarato di essere più orientato verso le formule di finanziamento o leasing.

Studio Areté: come cambieranno le modalità di acquisto dopo il Coronavirus?

Crescente l’interesse verso formule più smart, come il noleggio a lungo termine, che offre nella maggior parte dei casi un servizio all inclusive per l’utilizzo dell’auto.

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Sempre più digitali

E se da un lato ci si orienta verso una mobilità individuale, dall’altro anche i processi di acquisto subiranno una vera e propria rivoluzione.

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Il 70% del campione ha affermato che preferirebbe avviare la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video, specialmente tramite Whatsapp o Skype.

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