L’Europa parte a doppia cifra, +10,1% a gennaio

Dati mercato auto Europa 2017

Parte bene il 2017 dell’Europa (21 Paesi che incidono per il 74% delle vendite). A gennaio crescita a doppia cifra. Bene l’Italia (+10,1%) che torna terza per volumi di vendita, scavalcando la Francia (+10,6%). Bene anche la Spagna (+10,7%), mentre, tra i grandi, il Regno Unito (seconda dietro la Germania, che marca un +10,5%) fa segnare un gennaio record dal 2005, con un +2,9%. In base ai “dati mercato auto Europa”, comunicati dall’Acea, gennaio rappresenta il 39° mese di crescita su 41. Anche quest’anno, come quello scorso, si apre così con immatricolazioni sopra il milione. Nel dettaglio, 1.203.958, in aumento del 10,1% rispetto alle 1.093.878 del 2016.

DATI MERCATO AUTO EUROPA

Secondo la stessa Associazione dei Costruttori europei, l’Europa dei 28 dovrebbe chiudere l’anno 2017 in crescita dell’1%.“Nel 2016 l’Italia è stata l’ultima in Europa per la crescita del Pil – commenta il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi -. Per fortuna il mercato Italia delle automobili è in controtendenza: a fronte di una crescita media europea del +6,5%, lo scorso anno aveva registrato un +15,8%”.

“Gennaio, dove il risultato italiano al +10,1% è identico alla media europea, fa ben sperare. Ma nubi si addensano all’orizzonte, come la manovra correttiva e la situazione politica”.
Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto

Approfondisci: Mercato auto, in Italia il 2017 parte bene

TIMORI MERCATO AUTO 2017

Per il presidente di Federauto, “in Italia il Pil 2016 è cresciuto dello 0,9%, addirittura meno della Grecia, mentre la media europea è quasi doppia (1,6%). Preoccupanti gli altri indicatori: la disoccupazione generale resta tra le più alte dell’area euro, oltre l’11%, quella giovanile supera il 40%, i nostri conti non sono in regola e serve una manovra correttiva complicata che potrebbe portare ad aumenti di accise e ai tanto temuti aumenti Iva nel 2018. A questo si aggiunge la situazione politica complessa dove ancora non si sa se l’attuale esecutivo arriverà o meno a scadenza. È per tutti questi fattori che invitiamo ancora alla prudenza sperando, nel contempo, che il mercato degli autoveicoli italiani permanga anche quest’anno in controtendenza”.

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