Lo abbiamo sottolineato più volte nei giorni scorsi: all’interno del binomio “post vendita concessionari“, la tecnologia sta reclamando a gran voce un ruolo da protagonista. Ad affermarlo è anche l’amministratore delegato di Autopromotec, Renzo Servadei, che abbiamo incontrato qualche settimana fa proprio in occasione della fiera bolognese.
VIDEO: INTERVISTA A RENZO SERVADEI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI AUTOPROMOTEC
Nell’occasione, abbiamo chiesto al manager di fare il punto sullo status del post vendita in Italia e, in particolare, sulle differenze con gli altri Paesi europei. La specificità della nostra penisola, certamente, è la presenza massiccia degli operatori indipendenti.
POST VENDITA E CONCESSIONARI: IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA
“La tecnologia è amica del business” ha spiegato Servadei, intervenendo nel corso dell’incontro della Consulta dei Service Manager, organizzato da Anticrisi Day proprio a Autopromotec. Un concetto confermato anche nella nostra video intervista.
“Se pensiamo che ci sono ancora troppi morti sulle strade, per diminuirli l’unica strada percorribile è quella di aiutarsi con la tecnologia. Parliamo, quindi, di sicurezza, ma anche di tempo perchè la tecnologia consente di lavorare da remoto” afferma Servadei.
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Dato che Autopromotec è un evento dal respiro sempre più internazionale, vien spontaneo chiedere a Servadei quali sono le differenze nell’ambito del post vendita tra l’Italia e gli altri Paesi del nostro Continente. “Mentre negli altri Paesi una parte importante dell’aftersales è collegato alle grandi catene, da noi le grandi catene fanno più fatica ad affermarsi e ci sono ancora i piccoli operatori indipendenti che detengono quote importanti di mercato” risponde Servadei.
Per il resto, conclude l’amministratore delegato di Autopromotec, “tutto il mercato europeo è abbastanza simile, perchè i veicoli sono abbastanza simili”.
