Lockdown prolungato, ma i dealer sono pronti a ripartire: il punto con Federauto

La chiusura straordinaria dei concessionari italiani è iniziata l’11 marzo, con le prime direttive del Governo sulle misure d’emergenza per contenere i contagi da Coronavirus. Ora, dopo l’ultimo DPCM, il lockdown è destinato a prolungarsi (salvo decisioni diverse nei prossimi giorni) fino al 3 maggio. I dealer, in ogni caso, continuano a reagire di fronte alla situazione d’emergenza.

Nei giorni scorsi Federauto, la Federazione Italiana Concessionari Auto, ha lanciato un messaggio positivo, affermando che “I Concessionari sono pronti a ripartire”, con una campagna video sostenuta dall’hashtag #ilmotoreitaliano.

L’EMERGENZA CORONAVIRUS

In queste settimane si è respirato un clima di incertezza, soprattutto nel settore automotive, che in Italia attraverso il canale della distribuzione pesa circa il 3% del PIL nazionale. Il mercato dell’auto è inevitabilmente crollato a marzo.

Fin dall’inizio di questa emergenza, Federauto si è fatta portavoce dei dealer di fronte al Governo, chiedendo sostegno durante il periodo di inattività. “L’idea della campagna video è nata per creare ancora più spirito di corpo tra noi concessionari e far conoscere all’esterno il mondo dei dealer, che dà un servizio al Paese attraverso le vetture, i veicoli commerciali e l’assistenza” spiega Adolfo De Stefani Cosentino.

Una filiera, quella dei concessionari, che, rispetto al 2009, si è quasi dimezzata. “Oggi – spiega De Stefani Cosentino – la categoria è caratterizzata da circa 1.400 operatori e ogni azienda mediamente fattura oltre 30 milioni di euro. Rappresentiamo una buona spina dorsale per l’Italia. Siamo molto preoccupati sia per la salute dei colleghi, specie nelle zone più colpite, sia per il business, perché le nostre aziende devono sostenere enormi costi fissi e, in questo momento, non stanno fatturando. Nelle scorse settimane avevamo fatto richieste ben precise al Governo, che con il nuovo Decreto pubblicato nei giorni scorsi ci ha dato una grossa mano in termini di liquidità”.

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LE PROPOSTE PER SOSTENERE LA DOMANDA

Ora, però, servono anche provvedimenti per sostenere la domanda, richieste che Federauto intende avanzare congiuntamente a Unrae e Anfia, le altre associazioni di categoria. Eccole nel dettaglio:

  • ampliare l’ecobonus alla fascia di veicoli che va da 61 a 95 g/km di emissioni, indipendentemente dall’alimentazione,
  • eliminare l’ecotassa,
  • allineare la fiscalità italiana con quella degli altri Paesi europei.

I CONCESSIONARI SONO PRONTI A RIPARTIRE

Stiamo vivendo una crisi senza precedenti, dichiara Federauto, aggiungendosi al coro di tutti i concessionari che abbiamo sentito in queste settimane, ma nonostante questo i dealer “sono sempre al servizio dei clienti e impegnati a mantenere vive le aziende, con passione, dedizione e massima energia”.

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“Uniamo generazioni ed esperienze in 1.500 aziende e imprese familiari, un motore economico che nel complesso produce 80 miliardi di gettito fiscale nelle casse dello Stato”

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto.

Il calo di marzo è stato devastante per il settore e la ripresa una volta terminata l’emergenza sarà rallentata.

“Oggi il nostro Paese sembra essersi fermato – dichiara De Stefani Cosentinoma il nostro impegno è sempre accanto alle comunità locali e a chi opera nell’emergenza. Siamo pronti per mettere nuovamente in movimento il Paese e riprendere il viaggio della storia dell’Italia, scrivendola con la libertà della mobilità di persone e aziende. A tale proposito abbiamo realizzato un video che racchiude tutti i valori delle nostre aziende. Noi ci siamo per ripartire tutti insieme”.

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