Post vendita: crescita rallentata nel primo trimestre 2018

Come organizzare un’officina Service Manager

Il post vendita rallenta. Dopo un periodo di grande ripresa e i primi segnali di frenata – percepiti già lo scorso anno -, nel primo trimestre 2018 l’aftersales applicato all’automotive subisce il calo della fiducia da parte dei consumatori. In questo contesto, però, le officine dei concessionari mostrano un andamento stabile. Questi trend sono evidenziati in maniera chiara dalle ultime rilevazioni di Gipa Italia.

post vendita auto

La frenata del Pil, l’incertezza politica del nostro Paese, il mercato dell’auto calato a febbraio e a marzo: tutti questi fattori non favoriscono certo la fiducia dei consumatori. E il post vendita ne risente. “Il rallentamento del settore è cominciato dalla seconda metà del 2017″ spiega Marc Aguettaz, managing director di Gipa Italia.

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IL RALLENTAMENTO FISIOLOGICO DEL POST VENDITA

La frenata del post vendita può essere quasi definita fisiologica. “La ripresa si è fermata nel secondo semestre dello scorso anno” aggiunge Aguettaz. Tant’è vero che, come sottolinea l’Istat, nel 2017 i consumi delle famiglie sono cresciuti di più rispetto ai redditi. Per questo, ora, si tende a “tirare maggiormente la cinghia”. Anche nella manutenzione delle auto. C’è poi anche un altro aspetto da tenere in considerazione. “Le auto più giovani hanno intervalli di manutenzione più lunghi rispetto a quelle meno giovani” osserva Aguettaz.

Gli ultimi dati di Gipa Italia evidenziano che a marzo 2018 gli ingressi nelle officine meccaniche, in quelle dei concessionari e nelle officine multimarca e autorizzate sono complessivamente in calo del -0,5%. La realtà dei concessionari, però, è stabile (+0,2%). Bene, invece, l’attività di gommisti e carrozzieri, che mantiene positivo il trend del settore nel suo complesso : +0,5%. Una cifra che, in ogni caso, mostra una situazione di stallo.

dati post vendita concessionari 2016

L’EFFETTO DELL’INCERTEZZA POLITICA

Importante sottolineare anche come l’incertezza politica del nostro Paese stia avendo un certo effetto sul post vendita delle vetture. Gli italiani non hanno le idee chiare sul futuro e anche le spese da effettuare su un bene come l’automobile ne stanno risentendo.

“Le elezioni hanno certamente inciso” commenta ancora Aguettaz. Nel complesso l’andamento del post vendita nel primo trimestre 2018 rimane positivo (+1,2%), ma si tratta di numeri piuttosto piatti e, ancora una volta, lontani da quelli degli anni scorsi.

OFFICINE DELLE CONCESSIONARIE: TREND STABILE

Trend stabile anche per le officine dei concessionari, che da gennaio a marzo 2018 hanno totalizzato un +0,5%. Un numero che, comunque, dimostra la volontà dei dealer di puntare sempre di più sul post vendita, anche attraverso la nuova figura professionale del Service Manager.

E il futuro? “Non è facile fare previsioni – conclude Aguettaz -, ma analizzando il mercato, è probabile che i prossimi mesi mostrino un trend simile a quello di marzo, o del primo trimestre del 2018″. Anche se un fattore positivo, in vista del domani, è innegabile: la grande crescita vissuta negli ultimi due anni dal settore delle auto nuove (che ad aprile ha ripreso il trend positivo) porterà certamente ulteriore lavoro nei reparti aftersales dei dealer.

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