Guida autonoma, uno studio IBM ne fotografa l’interesse

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L’attrazione per le auto a guida autonoma è un trend che si fa strada. A livello globale lo ha messo a nudo un recente studio condotto da IBM sui clienti del mercato automobilistico. L’IBM Institute for Business Value (IBV), per realizzare la ricerca intitolata “A new relationship – People and Cars”, ha intervistato oltre 16mila consumatori a livello mondiale. Obiettivo: determinare come si aspettino di utilizzare i veicoli nei prossimi dieci anni.

LA GUIDA AUTONOMA ATTRAE

Il risultato mette in evidenza la grande attenzione dei consumatori nei confronti delle auto a guida autonoma, i cosiddetti veicoli “self-enabling”. Mezzi che, grazie a sensori e computer di bordo sempre più sofisticati, sono in grado di catturare grandi quantità di informazioni dall’ambiente circostante, si guidano da sole e possono essere riparate senza l’intervento umano. È proprio questo l’aspetto che desta maggiormente l’attenzione degli intervistati. Il 59% del campione, infatti, ha mostrato particolare interesse rispetto alle funzioni di diagnostica e capacità di prevenzione di possibili problematiche di questo tipo di veicoli, che in dieci su sedici Paesi sono state considerate prioritarie.

NUOVE FORME DI POSSESSO

L’auto personale continuerà a essere una modalità primaria di trasporto, vista la comodità irrinunciabile agli occhi dei consumatori. Ma la ricerca di IBM sottolinea l’emergere di un nuovo modo di “possedere un veicolo”. Il 42% sta considerando modalità alternative come l’acquisto di un abbonamento, mentre il 24% è interessato alla multiproprietà del veicolo. E se il 39% prenderebbe in considerazione il car sharing, il 36% potrebbe optare per la versione on-demand del car sharing. Tutti segnali rivelatori del cambiamento di mentalità che, sebbene in maniera più soft, si va affermando anche in Italia.

IL RUOLO DEI CONCESSIONARI

Una cosa è certa: ci sono business in cui oggi devono assolutamente entrare anche i dealer, chiamati a confrontarsi con un contesto di grandi mutamenti culturali. Tornando alla ricerca, infatti, il 67% degli intervistati ha ammesso che è ancora importante poter acquistare un veicolo presso una concessionaria. Ma i produttori e i broker online sono al lavoro per consentire ai consumatori di “prendere decisioni di acquisto più intelligenti”. Il 46% dei consumatori acquisterebbe direttamente da un OEM e il 38% online attraverso un broker se ce ne fosse l’opportunità.

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