Automotive Forum 2017 ha lanciato un messaggio chiaro: nel futuro mercato della distribuzione automobilistica, i top dealer conquisteranno spazi sempre più importanti. Ovvero, ci saranno sempre meno mandati e più concessionari che esprimeranno grandi numeri.
Aziende che non venderanno più solo un prodotto, ma proporranno ai loro clienti un panel completo di servizi. “Dal prodotto al servizio”: è proprio questo lo slogan che ha accompagnato l’evento organizzato da Quintegia e andato in scena ieri a Milano.
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AUTOMOTIVE FORUM 2017: UNO SGUARDO AL FUTURO
I dati presentati da Gabriele Maramieri, general manager di Quintegia, fotografano al meglio lo status della distribuzione automobilistica, guardando allo stesso tempo al futuro. Nello specifico, il numero dei mandati sta calando vistosamente (da 4.700 a 2.700 dal 1995 al 2015) e continuerà a calare, arrivando secondo le stime della società veneta a 2.300 mandati nel 2025.
VIDEO: INTERVISTA A GABRIELE MARAMIERI, QUINTEGIA
Allo stesso tempo le vendite medie per dealer passeranno da 580 (dato del 2015) a 900 nel 2025. Il rapporto tra auto usate e auto nuove vedrà una sempre maggiore prevalenza delle prime, mentre i top 50 concessionari, che oggi rappresentano all’incirca un quinto del mercato, nel 2025 arriveranno a incidere per il 30% sui risultati totali.
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DAL PRODOTTO AL SERVIZIO
Automotive Forum 2017 si è aperto con la testimonianza di Arrigo Bonutto, ceo di Autostar, che ha parlato del cambiamento che il mestiere del concessionario sta vivendo, ed è proseguito con un’analisi del mercato delle auto elettriche, all’interno del quale anche i concessionari possono avere un ruolo importante. Il brand Jeep è stato premiato con l’Automotive Marketing Award, mentre il pomeriggio ha ospitato il punto di vista del Gruppo Bossoni sul post-vendita.
“La distribuzione auto è chiamata a spostare il focus dal prodotto al servizio” ha spiegato il presidente di Quintegia, Leonardo Buzzavo. “La vera sfida, oggi, è quella di essere ambidestri, ovvero avere un mix di attenzione su diversi ambiti: la partita si gioca sulla capacità di offrire ciò che vuole il cliente” ha concluso Buzzavo.
