Il movimento “No BEV”: i dealer si ribellano all’elettrico

Seppur senza velocità eccessiva, le vendite di auto elettriche aumentano. Negli Stati Uniti, nel corso del 2023, oltre un milione di vetture a batteria sono state acquistate. Sembrerebbe un segnale positivo, ma non è stato visto così dai concessionari del paese, nuovi fautori del movimento No BEV, quello che si oppone alla transizione energetica e alla diffusione della mobilità elettrica.

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L’appello al Presidente dei dealer Usa

Nessuna agenzia governativa, nessun think-tank e nessun istituto di sondaggi conosce meglio di noi i clienti di auto”: così inizia la lettera indirizzata a Joe Biden e firmata da 3.882 dealer operanti negli Stati Uniti, infelici del cronoprogramma imposto dal presidente per il passaggio a una mobilità a zero emissioni.

L’anno scorso – si legge nell’appello – c’erano molte speranze e aspettative sui veicoli elettrici, ma quell’entusiasmo si è fermato”. A preoccupare è una domanda che, seppur in aumento, non sta al passo all’offerta: “Oggi la disponibilità di BEV invendute è in aumento, anche con profondi tagli ai prezzi di listino e con i generosi incentivi dei costruttori e del governo”.

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“Per quanto siano ammirevoli, gli obiettivi delle normative richiedono che l’accettazione da parte dei consumatori diventi realtà. Ogni giorno che passa diventa sempre più evidente che questo tentativo di imporre i veicoli elettrici non è realistico sulla base della domanda attuale e prevista. I veicoli elettrici si stanno già accumulando nei nostri parcheggi e questo è il migliore indicatore del mercato”.

I brand “No BEV”

A firmare la lettera aperta anche brand inaspettati, ad esempio, concessionari del gruppo Toyota e Honda, che non commercializzano EV nel territorio statunitense. Ancor di più stupisce la partecipazione di Polestar che, al contrario, produce esclusivamente auto elettriche.

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