Il mondo dei concessionari sta attraversando un grande cambiamento: dall’era delle concessionarie familiari, infatti, si sta passando gradualmente a quella delle concessionarie dei manager. Il concetto è emerso chiaramente nel corso di Automotive Forum 2017, evento andato in scena la scorsa settimana a Milano.
A sottolinearlo, nel suo intervento, è stato Arrigo Bonutto, president & ceo del Gruppo Autostar, che ha parlato dei cambiamenti intercorsi negli ultimi anni nella struttura e nell’assetto dei dealer auto. Con i suoi numeri (lo scorso anno ha venduto 4.500 veicoli nuovi e 5.500 veicoli usati), Autostar è un simbolo di evoluzione virtuosa.
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CONCESSIONARI: UN’EVOLUZIONE CONTINUA
Come sappiamo, i concessionari sono sempre meno, ma in compenso sempre più grandi. Acquisizioni e fusioni di aziende hanno ormai cambiato radicalmente l’assetto della distribuzione automobilistica. In questo contesto, parlare di aziende familiari non ha più molto senso. Questo, però, non significa rinnegare le origini.
La “concessionaria dei manager”, piuttosto, è il ritratto dell’azienda che misura ogni singolo parametro dell’attività e che, come ha sottolineato Bonutto “si pone obiettivi chiari e scadenziati a livello temporale”.
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POST-VENDITA E NOLEGGIO
Nella “concessionaria dei manager”, l’usato e il post-vendita assumono un peso sempre maggiore. Non è un caso. La fidelizzazione del cliente può sussistere solamente se il cliente stesso torna dal dealer dopo l’acquisto e ciò può avvenire esclusivamente per la manutenzione o l’acquisto di un’altra vettura, magari per la moglie o il figlio.
Anche la vendita del nuovo, però, assume un significato diverso: non si tratta, infatti, solamente di proporre al cliente un prodotto, ma di offrirgli un corollario completo di servizi legati al prodotto stesso. Come accade nel caso del noleggio, formula che sta diventando sempre più popolare anche all’interno degli showroom.
