Quanto valgono le donne in concessionaria?

Un mondo da maschi, un settore dominato dagli uomini, ma ancora per quanto? Le donne assumono sempre un maggiore potere d’acquisto – nel 2021, il 43% delle auto immatricolate apparteneva a una donna (fonte: Unrae) – e si aspettano che le società cui si rivolgono per i propri investimenti tengano conto delle loro specifiche esigenze.

Le donne vogliono acquistare da altre donne, perché l’etica e i valori di un’azienda sono oggi preponderanti nella scelta di affidarsi a un rivenditore o a un altro. Ma ad oggi, quante donne lavorano nelle concessionarie italiane?

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Il peso delle donne in concessionaria

Tra i più recenti e completi studi a riguardo c’è quello svolto dal Centro Studi & Ricerche di Quintegia, in collaborazione con Findomestic Banca, all’interno del progetto RESET. Pubblicato a fine 2022.

L’analisi effettuata su un campione di 414 concessionarie ha mostrato che la forza femminile si aggira attorno al 24%. Con una donna su 5 (pari al 20%) in una posizione manageriale. E dati positivi arrivano soprattutto dal Sud Italia, dove 5 concessionarie su 6 sono hanno già piani all’attivo in tema di parità.

Il 56% dei dealer del Mezzogiorno hanno avviato iniziative concrete già alla fine del 2019. Mentre restano indietro le aziende di medie dimensioni: 1 su 3 non ha ancora delineato un percorso verso la sostenibilità in chiave di parità di genere.

Le strategie per la parità

Chi si muove verso la sconfitta del gender gap lo fa offrendo le stesse opportunità di carriera e, ancor più rilevante, l’equità remunerativa a uomini e donne. Utili anche la flessibilità oraria e in termini di permessi, in un’ottica di tutela della genitorialità.

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