E-commerce auto: la centralità della rete secondo i Costruttori

E-commerce auto Toyota

Quello tra Casa madre e dealer è un matrimonio che si conferma indissolubile. Almeno per il momento. A testimoniare la solidità di uno dei rapporti più delicati nel mercato automotive sono stati tre rappresentanti di altrettanti brand, intervenuti qualche giorno fa per parlare di e-commerce auto all’ultima edizione romana di Internet Motors 2017 (per il bilancio dell’evento guarda la nostra intervista video a Marco Marlia).

E-commerce Toyota: Aygo Amazon Edition

L’E-COMMERCE AUTO DI TOYOTA

Per Toyota non ci sono dubbi: “il dealer rimarrà al centro del processo di e-commerce auto” afferma convinto Paolo Dolcini, marketing communication & digital experience senior manager della filiale italiana. La vendita sul web, secondo la Casa asiatica, non deve danneggiare la rete ma, al contrario, deve mantenere saldamente al centro il dealer insieme al cliente.

Non a caso, per non “calpestare i piedi” ai dealer, Toyota ha individuato alcuni punti fermi del suo e-commerce auto, inaugurato nel 2013 attraverso il web store presente sul suo sito internet. Qui, ad esempio, si trovano solamente 8 modelli della gamma: tutte “web edition”, ossia versioni particolarmente ricche e belle, con un posizionamento prezzi particolare, che non si possono trovare in concessionaria.

L’obiettivo, spiega Dolcini, non è quello di sostituirci ai dealer. La strategia di e-commerce auto di Toyota, infatti, prevede come unica fase online la prenotazione (con un acconto di 500 euro). La conclusione del contratto e il ritiro avvengono in Salone, consegnando nelle mani del dealer l’opportunità di proporre altri servizi e fidelizzare il cliente. Opportunità che, peraltro, non tutta la rete ha colto.

UNA RETE CHE EVOLVE

Un esperimento di e-commerce auto un po’ particolare è rappresentato dalla vendita su Amazon di un numero limitato di Toyota Aygo Amazon Edition, che ha consentito di testare il polso del mercato e individuare la strada da seguire.

Anche i dealer Kia possono stare tranquilli. “Il concessionario continuerà a vendere auto, seppure con qualche evoluzione”, ha sentenziato Emanuela Pezzolla, marketing manager del brand coreano. Sarà fondamentale, infatti, essere pronti a rispondere a un consumatore diverso, trasferendo un valore aggiunto rispetto al web. Per fare questo, sarà necessario “formarsi di più sui prodotti finanziari, proporre test drive virtuali e realtà aumentata”.

Chi sarà in grado di evolvere insieme al mercato andrà avanti, certo che non sta più vendendo (solo) il prodotto auto, ma sempre una serie di servizi di mobilità a tutto tondo.

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