Zero incentivi nel 2022, solo un piccolo aiuto per i dealer (ancora da definire)

incentivi auto rifinanziamento 2021

Alla fine, nonostante le ripetute richieste delle associazioni automotive, ha prevalso la linea degli “zero incentivi”: nessun nuovo incentivo sulle auto elettriche e nemmeno sulle auto elettrificate e sulle auto termiche. Nessun aiuto concreto, quindi, per il momento, ad un mercato in difficoltà.

IL BONUS PER I CONCESSIONARI

Ormai archiviata la Legge di Bilancio 2022 (domani entrerà in vigore), il discorso potrebbe riaprirsi per un eventuale nuovo provvedimento, ma, se così fosse, passerà sicuramente qualche settimana, se non qualche mese. I pochi spiccioli rimasti per l’automotive sono stati dirottati in un bonus destinato a vari operatori, inclusi i concessionari auto.

Si tratta però di un provvedimento ancora tutto da definire. Ecco, a questo proposito, cosa dice la Legge: un fondo di 150 milioni di euro per il solo 2022 verrà destinato “al sostegno degli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19”. Ne sapremo di più nelle prossime settimane. Basterà?

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ZERO INCENTIVI, COME FARE ORA PER VENDERE LE AUTO ELETTRICHE?

Gli incentivi negli ultimi due anni, nonostante i continui stop&go, hanno avuto un ruolo decisivo per spingere le vendite, specie quelle delle auto elettriche, che difatti hanno superato già a novembre la soglia delle 60mila unità immatricolate. Occorre sottolineare che anche nell’ultima parte dell’anno le agevolazioni non ci sono state. Ora i concessionari dovranno abituarsi a vendere gli EV al loro prezzo pieno, a meno di agevolazioni e promo provenienti dalle stesse Case.

incentivi auto: la situazione a novembre 2020

Di sicuro qualcosa i Costruttori dovranno fare: sappiamo infatti che i Car Maker, ormai, sono obbligati a immatricolare un certo numero di EV per abbassare la media delle emissioni delle auto vendute ed evitare le multe molto salate dell’Unione Europea previste in caso di sforamento dei limiti. Altrettanto sicuramente, le associazioni continueranno a far sentire la loro voce, ma nell’immediato le previsioni sono quelle di un pericoloso stallo del mercato. 

Anche perchè la coda lunga del Covid e la crisi delle materie prime stanno portando ad una carenza di prodotto in concessionaria mai vista in passato. I primi mesi del 2022, dunque, come preannunciato dal presidente di Federauto Adolfo De Stefani Cosentino, saranno certamente complicati. Come d’altro canto lo è stato tutto il 2021.

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