“Urge legislazione sui dati”: la richiesta dell’Automotive all’Unione Europea

I fornitori indipendenti di servizi automobilistici chiedono con urgenza una legislazione europea per il settore sull’accesso ai dati dei veicoli. L’invito è stato rivolto direttamente alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e al collegio.

L’80% del mercato auto chiede una legge

La lettera rivolta a Von der Leyen reca la firma congiunta di dieci associazioni europee:

  • ADPA
  • AIRC
  • CECRA
  • CLEPA
  • EGEA
  • ETRMA
  • FIA
  • FIGIEFA
  • INSURANCE EUROPE
  • LEASEUROPE

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Si tratta di operatori che, assieme, rappresentano ben l’80% dell’economia automobilistica europea, intenta a rappresentare l’esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori, quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione.

Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare!

È questo il messaggio, esplicito e urgente, che il consorzio che riunisce fornitori e distributori di ricambi, officine e fornitori di tecnologia, società di servizi di mobilità e settore assicurativo, ha rivolto in prima persona alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.

L’attuale legge sui dati

I veicoli moderni sono, a diversi livelli, tutti connessi. E, in quanto strumenti connessi, sono una preziosa fonte di dati. Dati che, tuttavia, oggi sono a controllo quasi monopolistico dei produttori e per la gran parte inaccessibili a fornitori di servizi indipendenti che, proprio sulla base di quei dati, potrebbero sviluppare servizi volti a una mobilità più sicura, conveniente e intelligente per i consumatori.

E la situazione potrebbe aggravarsi quando, a partire da luglio 2024, entrerà in vigore la nuova legge sulla cibersecurity che potrebbe portare alla chiusura dell’unico mezzo indipendente di accesso remoto ai dati del veicolo (tramite la rete di telecomunicazioni).

Quel che l’appello sottolinea è l’incapacità della normativa attuale di affrontare sia la struttura quasi monopolistica del mercato sia i requisiti tecnici dell’industria automobilistica per rendere l’accesso equo ai dati una realtà.

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