Mercato auto nuove, la spesa per i veicoli traina la ripresa

Mercato auto nuove Osservatorio consumi Findomestic

Nel 2015, il comparto dei beni durevoli ha registrato un incremento del 7%. Dopo sette anni di cali consecutivi, la spesa per veicoli ha mostrato una decisa risalita, spinta dalla necessità di sostituire i vecchi veicoli circolanti. A trainare l’avanzata è il mercato delle auto nuove, ma l’ondata positiva abbraccia tutte le tipologie di veicoli, compreso il comparto dell’usato. È questa la fotografia scattata dall’ultima edizione dell’Osservatorio dei consumi di Findomestic.

QUADRO

Il parco nazionale circolante è superiore ai trenta milioni di unità circolanti, con un’età media elevata. Negli anni di crisi l’invecchiamento è stato rilevante: dagli 8,6 anni del 2007 ai 10,6 del 2014. Con un tasso di sostituzione “fisiologico”, la domanda di equilibrio per il mercato italiano dovrebbe attestarsi attorno ai due milioni di autovetture. Ecco quindi che, grazie alla tanto attesa uscita dalla recessione economica e alla conseguente iniezione di fiducia, le famiglie italiane hanno ricominciato a sostituire l’auto. Una ripresa che gli operatori si augurano sia l’inizio di un percorso di recupero tale da consentire, nelle migliori previsioni, di tornare verso i due milioni di vetture nuove l’anno, in un arco temprale di medio periodo.

NESSUNA DE-MOTORIZZAZIONE

Il parco circolante, che aveva già invertito la sua tendenza nel 2014 (consolidando un incremento dello 0,3%), nel 2015 ha raddoppiato la sua crescita percentuale (+0,7%). Ciò conferma che non si sta verificando un processo di de-motorizzazione: “Le lievi riduzioni delle auto in circolazione che si sono osservate negli anni più bui della recessione hanno testimoniato rinunce effettuate sulla spinta dei vincoli economici, tendenza già rientrata. Tuttavia, l’incremento del circolante si mantiene modesto, indice di un mercato maturo, dove la domanda di sostituzione la fa da padrone, e vincolato da fattori che limitano un’ulteriore crescita della dotazione nazionale di autovetture, tra i quali in primis quello demografico”, sottolinea l’Osservatorio dei consumi di Findomestic. A sostenere la ripresa del mercato delle auto nuove, anche le politiche promozionali aggressive da parte delle Case automobilistiche e dei concessionari.

QUALCHE DEBOLEZZA

Il canale del noleggio si mantiene dinamico e in crescita nella sua componente di lungo periodo, mentre è ancora il segmento delle famiglie a mostrare fragilità, legata al conto pesante pagato con la recessione e la crisi dei redditi. Il 2015 ha evidenziato importati segnali di miglioramento ma la disoccupazione rimane elevata e i redditi sono pari, in termini reali, a quelli pro capite del 1987. Questo si riflette in immatricolazioni complessive ancora del 38% inferiori al pre-crisi, e composte principalmente da vetture più “economiche”: il 60% sono piccole e utilitarie, contro il 57,6% del 2007.

IL RISCATTO DELLA BENZINA

Il 2015 è stato l’anno della riscossa della benzina: dopo diverse annate in cui la quota di vetture a benzina sul totale immatricolato è calata, toccando il 28,8% nel 2014, nel 2015 la rappresentatività è risalita, grazie a performance delle vendite migliori della media, superando il 30%. Ciò è stato possibile in virtù della buona dinamicità della domanda delle famiglie, concentrata sulle vetture piccole e utilitarie, offerte in grande maggioranza con questa tipologia di alimentazione. Un’ulteriore iniezione è arrivata dal rientro dei prezzi dei carburanti tradizionali (-10% rispetto al 2014 il costo medio alla pompa), grazie a prezzi petroliferi ai minimi storici. Un fenomeno che ha mitigato la spinta verso l’acquisto di auto con alimentazioni alternative, caratterizzate da un costo di acquisto maggiore e da vincoli di rifornimento. Costante, invece, la quota delle auto diesel.

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