Service manager, il profilo ideale di questa nuova figura

Officina concessionaria auto

Nell’ambito dei servizi post vendita offerti dai concessionari, la figura del service manager sta acquisendo una funzione sempre più rilevante per il business dei dealer. Non è solo un semplice operatore che deve risolvere problematiche di natura tecnica, “ma deve curare tutto ciò che riguarda il post vendita – spiega Stefano Boldrin, titolare dell’omonima concessionaria -. Quindi deve conoscere le varie dinamiche di un settore spesso snobbato ma che dovrebbe tenere in piedi l’azienda”.

“Il service manager è una figura nuova, ma anche autoctona, nel senso che non c’è una scuola per diventare service manager. È l’esperienza che ti porta a esserlo. Per questo non esiste un identikit vero e proprio. Non provenendo da una formazione dedicata, c’è chi ha un’esperienza più tecnica, un altro più commerciale. L’ideale è un mix di queste due aree”, sottolinea Graziano Ghirotti, service manager del Gruppo Bossoni. Un identikit difficile quindi da definire, per una figura strategica nell’ambito dei servizi post vendita offerti dai concessionari.

VIDEO: L’IDENTIKIT DEL SERVICE MANAGER

“Le difficoltà che oggi un service manager si trova ad affrontare hanno origine spesso da un titolare che in genere non ha percepito l’importanza del post vendita, aspetto che per fortuna ultimamente sta migliorando tanto e lo dimostrano quelle poche realtà che hanno puntato sui service manager”, evidenzia Piero Fornaro, service manager del Gruppo Penske. Il post vendita ha un peso specifico maggiore nel business dei dealer e, di conseguenza, il service manager inizia a trovare spazio. “Se dovessi tracciare un profilo di questa figura, dovrebbe essere uno psicologo e un ingegnere specializzato in risorse umane”, sintetizza Fornaro. Più professioni condensate in una sola persona.

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