Incentivi auto: ecco cosa è cambiato con il Decreto Agosto

incentivi auto: occorre il rifinanziamento per aiutare il settore.

Gli incentivi per l’auto sono entrati in vigore 20 giorni fa, ma nei giorni scorsi ci sono stati ulteriori cambiamenti, frutto del Decreto Agosto, approvato dal Consiglio dei Ministri e successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Quindi, è il caso di fare chiarezza e sintetizzare quali saranno i fondi a disposizione, le auto oggetto delle agevolazioni e, soprattutto, le cifre degli sconti in vigore da qui a fine anno.

Come sappiamo, gli incentivi auto 2020 sono basati sulle fasce di emissioni: meno l’auto emette, più è soggetta alle agevolazioni. Cosa cambia con il Decreto Agosto, rispetto a quanto previsto inizialmente dal Decreto Rilancio? La buona notizia per i concessionari è il rifinanziamento dei fondi, che erano stati bruciati in pochi giorni, mentre la notizia meno buona è la creazione di due fasce all’interno della categoria delle auto Euro 6, 61-90 km/h e 91/110 km/h, con quest’ultima penalizzata rispetto alla prima in termini di sconti e fondi disponibili.

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DECRETO AGOSTO: 500 MILIONI PER L’AUTO

Il Decreto Rilancio aveva stabilito un fondo esiguo per dar linfa agli incentivi: 50 milioni di euro, che non a caso l’8 agosto erano già esauriti. Il nuovo Decreto ha rimediato, stanziando altri 500 milioni di euro (410 milioni per le agevolazioni ai clienti +90 milioni per l’installazione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche).

incentivi auto DL agosto

Questi 410 milioni, però, come vedremo tra poco, sono stati suddivisi in maniera diversa a seconda delle fasce di emissioni delle auto.

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I NUOVI INCENTIVI

Prima di vedere la ripartizione dei fondi, riassumiamo le cifre degli incentivi auto, stabilite dal Decreto Agosto e in vigore da adesso fino al 31 dicembre. Rispetto al Decreto Rilancio, tutto confermato sulle prime due fasce (0-20 g/km e 21/60 g/km), mentre, come avevamo anticipato già a inizio agosto, salgono leggermente le agevolazioni per la fascia da 61 a 90 g/km (da 3.500 euro a 3.750 euro con rottamazione e da 1.750 euro a 2.000 euro senza rottamazione) e quelle per la fascia da 91 a 110 g/km rimangono invariate.

Le cifre per le auto Euro 6 (61-110 g/km) comprendono anche lo sconto obbligatorio applicato dal concessionario, che rimane, come stabilito dal DL Rilancio, di 2.000 euro in caso di rottamazione e di 1.000 euro senza rottamazione.

 

LA TABELLA DEGLI INCENTIVI

Fascia di CO2 Con rottamazione Senza rottamazione
Fino a 20 g/km 10.000 euro 6.000 euro
21-60 g/km 6.500 euro 3.500 euro
61-90 g/km 3.750 euro (1.750 euro statali + sconto del dealer) 2.000 euro (1.000 euro statali + sconto del dealer)
91-110 g/km 3.500 euro (1.500 euro statali + sconto del dealer) 1.750 euro (750 euro statali + sconto del dealer)

 

LA RIPARTIZIONE DEI FONDI

Questi invece i fondi disponibili:

  • 50 milioni di euro per le fasce da 0 a 60 g/km, che si aggiungono ai 200 milioni di euro già stanziati in precedenza per l’ecobonus,
  • 150 milioni di euro per la fascia da 61 a 90 g/km,
  • 100 milioni di euro per la fascia da 91 a 110 g/km,
  • 10 milioni di euro per la seconda rottamazione (che verrà premiata con un ulteriore sconto al cliente) e lo sgravio degli oneri fiscali sul passaggio di proprietà per l’acquisto di auto usate a basse emissioni inquinanti.
  • 90 milioni di euro per l’installazione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche

Chiaro che, in un quadro così delineato la fascia da 91 a 110 g/km, che rappresenta il grosso della domanda, rischia di venir penalizzata rispetto alle altre, con i fondi destinati ad esaurirsi ben prima di fine anno, con un conseguente impatto negativo sulle vendite già calate a picco nei mesi scorsi.

Unrae, a questo proposito, ha espresso nei giorni scorsi la necessità di una modifica del provvedimento, con “un travaso automatico dei fondi all’atto dell’esaurimento di uno dei plafond, per garantire la massima operatività della norma a beneficio dei consumatori, dell’ambiente e della libera concorrenza”. 

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