Il ruolo decisivo delle concessionarie nella diffusione dell’e-mobility

Le concessionarie hanno e avranno un ruolo decisivo nella diffusione della mobilità elettrica e ibrida plug-in. Ne è convinto Antonio De Bellis, e-mobility lead manager di ABB Italia, azienda che in questi anni, con la sua business area Electrification, ha accompagnato a livello mondiale l’evoluzione della tecnologia di ricarica delle auto elettriche.

Lo abbiamo incontrato a MOBILITYhub on Track, evento che ha ospitato nei giorni scorsi l’incontro tra vari attori della filiera per parlare di futuro della mobilità. “L’elettrificazione è uno tsunami che sta coinvolgendo tutti – esordisce De Bellis – Ci sono tutte le avvisaglie, ci sono le tecnologie per rispondere alle esigenze, c’è necessità, anche e soprattutto, di un cambio di mentalità”. Non a caso, ABB, con la sua nuova campagna, si è posta l’obiettivo di sfatare i miti tuttora esistenti sull’e-mobility.

E-MOBILITY IN CONCESSIONARIA: A CHE PUNTO SIAMO?

Anche il mondo della distribuzione auto e quello ad esso collegato del post-vendita stanno facendo grandi passi in avanti in termini di infrastrutture. Concessionari e autofficine si stanno attrezzando, sicuramente per le ricariche lente ma, in alcuni casi, anche con quelle veloci. Specie per le autofficine, infatti, è fondamentale avere a disposizioni soluzioni che consentano, con poca potenza e massima velocità, di massimizzare i tempi di ricarica”.

ABB ricarica auto elettriche per concessionari

Il portafoglio di ABB, in questo senso, è in grado di coprire tutte le necessità, “dalle ricariche lente, con i prodotti Terra AC, a quelle superveloci, con Terra 94/ 184“. L’obiettivo è chiaro: “massimizzare la piastrella dove viene installata la soluzione di ricarica in termini di potenza e contemporaneità di ricarica dei mezzi. Concessionarie e officine hanno queste due esigenze”.

LA RICARICA FUORI DALLA CONCESSIONARIA

Al tempo stesso è fondamentale, per il concessionario, diventare un vero e proprio consulente per il cliente e far sì che quest’ultimo si doti, oltre che del veicolo, dell’infrastruttura di ricarica più idonea alle sue esigenze. “Chi sceglie un’auto elettrica deve dimenticarsi la vecchia concezione di rifornimento e  sfruttare tutti i tempi a disposizione per ricarica del mezzo. In tal senso l’EV diventa un dispenser di tempo: quindi, la  ricarica a casa o quella nel luogo di lavoro diventano fondamentali” spiega ancora De Bellis. Fondamentali proprio perchè consentono di ricaricare “nei tempi morti” (quelli in cui l’automobilista non usa l’auto) e a basso costo. “Cambiare la mentalità dei clienti deve essere una mission per la concessionaria aggiunge De Bellis.

Leggi anche: le soluzioni di ABB per rendere la ricarica su misura per i concessionari

LO STATO DELL’ARTE IN ITALIA

L’Italia, in generale, sta compiendo grandi passi in avanti nell’e-mobility, nonostante il ritardo ancora esistente rispetto agli altri Paesi europei. “Oggi ci sono i mezzi, c’è la domanda e stiamo recuperando il gap. Anche le infrastrutture sono decisamente incrementate nell’ultimo periodo e, a breve, avremo anche a livello nazionale una rete degna di un Paese che sta facendo della mobilità sostenibile un pilastro per il domani”.

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