AsConAuto: primo semestre in crescita a doppia cifra

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Oltre 251 milioni di euro di ricambi originali fatturati nel primo semestre. Basta questo numero per testimoniare il successo di AsConAuto. Il bilancio 2016, da gennaio a giugno, evidenzia una crescita a doppia cifra del 14% rispetto allo stesso periodo del 2015. Merito di una rete capillare sul territorio che oggi, a 15 anni dall’inizio dell’attività, conta 843 concessionari, riuniti in 20 Consorzi, e ben 17.490 autoriparatori serviti. Oltre 4 miliardi di euro è il valore netto dei ricambi originali distribuiti nel primo semestre 2016.

LA RETE ASSOCIATIVA

Ogni giorno lavorativo la squadra composta da 92 promotori finanziari e 259 furgoni addetti alla logistica della rete associativa presidia in modo capillare il servizio ricambi sul territorio. La forza qualificata, inoltre, è composta anche da 350 persone fra logistica e front-office, a sostegno del sistema AsConAuto. Una formula originale e innovativa che aggrega Consorzi, organizzati su base territoriale, costituiti dalle concessionarie. Obiettivo: realizzare una gestione delle vendite di ricambi originali, efficace ed efficiente, rivolta a officine e carrozzerie indipendenti.

ASCONAUTO BILANCIO 2016

Il sistema ha assicurato una crescita costante nel tempo, malgrado la forte crisi del settore automotive registrata tra il 2009 e il 2015 abbia falciato il 40% della rete dei concessionari. “Noi che siamo proprietà degli 843 concessionari, soci dei nostri 20 Consorzi – osserva il presidente dell’associazione Fabrizio Guidi – sviluppiamo ogni anno il fatturato per i nostri autoriparatori, che ormai sono 17.490. Il primo semestre di risultati registrati ribadisce, ancora una volta, la crescita del volume d’affari, che aumenta del 14% con un risultato che ha superato i 251 milioni di euro di ricambi originali fatturati. Dal 1996 a oggi sono stati distribuiti ricambi originali per un valore netto che oltrepassa i 4 miliardi di euro: un risultato che ci inorgoglisce. Un dato da rilevare con soddisfazione – conclude dunque Guidi – è che la rete incassi realizzata dall’associazione garantisce una soglia d’insolvenza nella riscossione prossima allo zero”.

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