Riparazioni più salate, è colpa del rincaro dei ricambi auto

crescita ricambi auto 2018

Uno strano fenomeno sta caratterizzando il mercato della riparazione auto. Gli interventi sono più cari perché pesa in maniera considerevole il costo dei ricambi auto, cresciuto negli ultimi tre anni dal +4 fino al +30%.

A lanciare il grido d’allarme è Dat-Italia, azienda operativa nel settore automotive per dati e sistemi che calcolano i costi delle riparazioni e le valutazioni dei veicoli usati.
In crescita il costo dei ricambi auto

IL COSTO DEI RICAMBI AUTO

Lo studio ha puntato i riflettori sul costo dei ricambi auto di carrozzeria coinvolti nella maggior parte dei sinistri (ad esempio fari, paraurti, parafanghi, porte, fari, etc) e le auto più vendute. Risultato: si va dalla Fiat, che in tre anni ha registrato “solo” un rincaro del 4-5% a Volkswagen Golf (+16-35%) e Toyota Yaris (+13-23%). Tra questi eccessi, poi, troviamo Renault Clio (7-30%), Peugeot (4-7%) e Ford (6-18%).

Ecco qualche singolarità emersa dai dati di Ania: per una Renault Clio, ad esempio, spicca un +5% per il costo del proiettore anteriore sinistro e un +30% per quello destro. Per la Volkswagen Golf troviamo un +24,16% per il paraurti posteriore e un +35,23% per quello anteriore.

MENO INCIDENTI, PREZZI 

“Analizzando i dati dell’Ania si vede che negli ultimi 5 anni i sinistri sono diminuiti di circa il 9%. Non è un caso perché a causa della crisi, circa il 60% del parco circolante (ovvero le auto a benzina) ha consumato il 9% di combustibile in meno e quindi meno mobilità ha inevitabilmente generato una minor frequenza di sinistri (mentre il consumo e la presenza del diesel nel parco circolante è rimasto pressoché invariato)”.

Antonio Coppola, direttore generale Dat-Italia

La conseguenza però, denuncia Coppola, è stata una lievissima riduzione dei costi dei sinistri RC auto per le assicurazioni (3,8mrd nel 2012 e 3,7mrd nel 2015 per RC auto danni a cose). E non è tutto. Negli ultimi 5 anni il costo della manodopera pagata dalle assicurazioni si è ridotta del 5%, mentre l’importo pagato per i ricambi è rimasto invariato (circa 1,6mrd/anno).

Approfondisci: la crescita del mercato indipendente dei ricambi

Gli autoriparatori, dunque, hanno preferito sostituire i ricambi piuttosto che ripararli e la maggior richiesta ha fatto aumentare il costo dei ricambi auto a discapito della manodopera. Una situazione che, secondo Dat-Italia, potrebbe spingere a fare ricorso ai ricambi alternativi e/o equivalenti.

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