De Filippis: “Case, concessionari e noleggiatori non sono nemici”

“Non c’è un diverso interesse da parte delle Case madri, dei concessionari e delle società di noleggio, ma bisogna trovare insieme delle forme di collaborazione win-win”. Ne è convinto Benito De Filippis che, intervistato a Roma nei giorni scorsi, si sofferma sul peso crescente ricoperto anche in Italia dal noleggio e sulla necessità che l’assistenza dei concessionari Mercedes presidi questo business.

VIDEO: INTERVISTA A BENITO DE FILIPPIS, DIRETTORE AFTER SALES MB ITALIA

NOLEGGIO AI PRIVATI

“Lo sviluppo del noleggio a lungo termine non solo per le flotte, ma anche per il cliente privato, è una realtà che tutti quanti noi dobbiamo considerare” osserva De Filippis, chiamando in causa sia le società di noleggio che i dealer, “ai quali è demandato il compito di assistere queste vetture”. Il manager espone con chiarezza i termini della questione: “Bisogna capire che alla fine della catena c’è un cliente possessore di un bene gestito dalle Case madri – sottolinea -. Indipendentemente da chi ha venduto questo bene, noi abbiamo tutti il compito di offrire a questo cliente la migliore soddisfazione possibile, nell’ambito del prodotto ma soprattutto del servizio di cui lui usufruirà nel corso degli anni futuri”.

ALLA RICERCA DI EQUILIBRIO

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Le opportunità esistenti, per le attività di assistenza dei concessionari Mercedes, sono davvero interessanti e consentirebbero di compensare il calo delle visite in officina. A volte il rischio è che Case, dealer e noleggiatori si calpestino i piedi reciprocamente. “In questa relazione – commenta risoluto De Filippis – io direi che non ci sono contrapposizioni, non c’è un diverso interesse da parte della società di noleggio piuttosto che della Casa madre e dei concessionari. Bisogna soltanto trovare delle forme di equilibrio e di collaborazione che riescano a dare a questi tre attori il miglior servizio possibile, nel rispetto della soddisfazione dei clienti e garantendo a tutti il raggiungimento dei target di risultato attesi”.

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