Bossoni HomeDemand: la vendita dell’auto on-line

Gruppo Bossoni

Una formula introdotta nella prima fase dell’emergenza Covid, che naturalmente è ancora di stretta attualità. La seconda ondata di Coronavirus, infatti, sta facendo tornare in auge la smaterializzazione della vendita dell’auto e un esempio importante in tal senso arriva dal Gruppo Bossoni, che ha lanciato fin da marzo Bossoni HomeDemand, un servizio che diventa un vero e proprio brand nel brand e che consente ai clienti di acquistare l’auto on-line, come dice la parola stessa, da casa.

Prima di descrivere il servizio, ecco una piccola introduzione sull’azienda, composta da Gruppo Bossoni SpA (mandatario dei brand Fiat, Lancia, Abarth, Fiat Professional, Alfa Romeo, Jeep, Volvo, Kia, Peugeot), Bossoni Automobili SpA (Audi, Volkswagen, Skoda, Vic) e Agricar Spa. Oggi può contare su 27 sedi distribuite nelle province di Brescia, Cremona, Mantova e Piacenza.

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COME FUNZIONA BOSSONI HOMEDEMAND?

Il nome del servizio, Bossoni HomeDemand (vai al sito), trae origine dalla fusione tra i termini Home e OnDemand, per richiamare il concetto domestico su cui si basa. Questi i punti chiave:

sito web concessionaria -

  • I prezzi sono validi solo per richieste web (tramite form o telefonata)
  • Si comincia con una consulenza da remoto con un venditore Bossoni (video chiamata, Whatsapp, e-mail, Skype e telefono)
  • Successivamente, si può bloccare il veicolo scelto on-line con la formula Soddisfatto o Rimborsato (che consente di restituire il veicolo entro un certo lasso di tempo senza penali)
  • La vettura viene igienizzata prima della consegna
  • La prima rata è posticipata
  • C’è il Valore Futuro Garantito e dopo due anni l’auto può essere riacquistata dalla concessionaria.

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IL FUTURO

Il servizio è nato a marzo da una visione del futuro che prevede un nuovo sviluppo della domanda di auto post-Coronavirus.

Secondo un sondaggio di Ipsos condotto all’inizio dell’emergenza Covid, con un focus sul cambiamento delle abitudini dei consumatori, è emerso che dopo lo tsunami che stiamo ancora vivendo le persone saranno meno disposte a prendere i mezzi pubblici (pullman e metro), così come i taxi, in favore di una mobilità sempre più individuale che limiterà anche la crescita del car sharing. Trend che ancora adesso sono molto attuali.

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