Cosa ne sarà del business dell’usato?

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In occasione di Automotive Dealer Day 2022 abbiamo parlato con Case automobilistiche ed attori del settore del futuro della compravendita di auto usate, un business fondamentale oggi.

IL PENSIERO DELLE CASE AUTO

L’usato sta diventando importante, per due motivi: per la scarsità delle forniture – ci spiega Michele Crisci, AD e Presidente di Volvo Car Italia – L’usato per sta diventando molto importante anche per quei sistemi nuovi di possesso, non solo il noleggio, ma anche per gli abbonamenti, le subscription, il car sharing e tutte queste formule flessibili di mobilità che le Case automobilistiche stanno garantendo ai clienti“, sottolinea.

Vincenzo Vavalà, Direttore Vendite Audi Italia, ha invece chiarito l’importanza del valore residuo: “È uno degli elementi più importanti. Cerchiamo di definire il valore dell’usato già in fase di progettazione, perché le configurazioni delle nostre vetture possano mantenere il loro valore nel tempo. Un valore che manteniamo nel tempo, gestendo con la rete di concessionarie tutto il ciclo di prodotto”.

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IL PENSIERO DEI CONCESSIONARI

Usato che è diventato business core soprattutto per i concessionari, tra quelli presenti ad Automotive Dealer Day 2022 abbiamo parlato anche con Mattia Vanini, Integration Manager di Autotorino: “Per noi l’usato non è solo guadagno, ma ci permette di mantenere un legame con i nostri clienti e il territorio, coprendo una fetta di mercato trasversale”.

C’è poi il digitale, di cui abbiamo già parlato qui, già molto sviluppato sulla compravendita di vetture second hand. Lo sottolinea Roberto Bolciaghi, Direttore Generale Renord: “Bisogna lavorare molto sull’online, nell’usato già viviamo acquisti online dove vediamo il cliente solo al momento del ritiro. Su questo c’è molto da investire“.

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