Contrazione reti di vendita al capolinea secondo Quintegia

Grafico reti autorizzate in Italia

La contrazione delle reti di distribuzione italiane sembra finalmente essersi arrestata. Con prospettive più rosee per la gestione della concessionaria degli operatori rimasti sul mercato in questi anni di crisi, invitati più che mai a resistere per cogliere nuove opportunità in arrivo. È questo il messaggio che lancia a tutti i dealer Leonardo Buzzavo, presidente di Quintegia, intervistato da DealerLink la scorsa settimana in occasione dell’Automotive Dealer Day Network Meeting 2015.

VIDEO: INTERVISTA A LEONARDO BUZZAVO, PRESIDENTE DI QUINTEGIA

“La forte riduzione delle insegne e dei mandati degli ultimi anni oggi si è stabilizzata – sostiene Buzzavo – e quindi, se pure il mercato non è ai livelli di prima, la contrazione fa si che le vendite per operatore siano tornate a un livello di ossigenazione relativamente sufficiente”. Come dire, meno dealer sul mercato ma una gestione della concessionaria migliore per ciascuno di loro. Altro aspetto messo in evidenza è che molti marchi hanno cambiato fortemente (fino al 50%) il numero di operatori, attivando un circuito innovativo che possa affrontare un mercato pronto a ripartire.

Molto significativa l’evoluzione delle reti autorizzate italiane dal 2007 ad oggi, sia per la vendita che per l’assistenza post vendita. Secondo elaborazioni del Centro ricerche Quintegia divulgati durante l’Automotive Dealer Day Network Meeting, dal 2013 al 2015 gli imprenditori sono calati da 1.600 a 1.200 (nel 2007 erano 2.400); le ragioni sociali sono passate da 2.900 del 2007 a 2.000 nel 2013 per assestarsi a 1.500 nel 2015; mentre i mandati erano 3.800 nel 2007 e sono scesi a 3.300 nel 2013 e a 2.700 nel 2015. Per quanto riguarda i punti vendita, infine, si è passati dai 4.500 di otto anni fa ai 3.700 del 2013 e oggi se ne contano 2.900.

Evoluzione reti autorizzate (Quintegia)

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