Dealer e mobilità sostenibile: un focus a H2R Ecomondo

Nuova Hyundai Ioniq 2016 statica

H2R Ecomondo 2016, ormai tradizionale appuntamento sulla mobilità sostenibile che si è svolto la scorsa settimana a Rimini, ha chiuso i battenti con un ottimo bilancio e ha visto protagonista anche il mondo della distribuzione automobilistica. Nell’occasione, Toyota ha infatti lanciato ufficialmente Yuko, innovativo servizio di car sharing ibrido, che verrà attivato a Forlì e gestito direttamente da un concessionario della cittadina romagnola.

I NUMERI DI H2R ECOMONDO 2016

La manifestazione, in totale,  ha visto la presenza di 103.574 visitatori (+ 2% sul 2015), di cui oltre 11.000 operatori stranieri e 550 buyers. E le Case partecipanti – Toyota, Volkswagen, Nissan e Kia – hanno totalizzato oltre 500 test drive dei loro modelli. A tracciare un bilancio di H2R Ecomondo 2016 ai nostri microfoni è il direttore del comitato scientifico di H2R, Fabio Orecchini.

VIDEO: INTERVISTA A FABIO ORECCHINI, DIRETTORE DEL COMITATO SCIENTIFICO DI H2R

LA CASE HISTORY DI YUKO

Yuko è il primo progetto italiano di car sharing 100% ibrido che sarà lanciato da Toyota entro la fine di novembre 2016. La formula punta a centri urbani piccoli, in primis Forlì, dove saranno messe a disposizione del pubblico 7 vetture Yaris 5 porte, gestite direttamente da un team di Toyota Italia per una fase sperimentale di 12 mesi. “Il servizio sarà gestito dalla Casa, ma dopo una prima fase di lancio, sarà il concessionario locale Toyota a diventare un vero e proprio operatore di car sharing” spiega Orecchini. Il progetto è “station based”, ovvero le 7 auto saranno dislocate in altrettante zone di posteggio specificamente individuate, anche per promuovere un principio di intermodalità nel percorso complessivo quotidano del trasporto.

CONCESSIONARI E MOBILITA’ SOSTENIBILE

Secondo Orecchini, “le concessionarie sono una rete importantissima diffusa su tutto il territorio nazionale per ogni marchio” e rappresentano anche “una rete di competenze sul business e sulla tecnologia automotive. Quindi, devono essere assolutamente parte della nuova mobilità“.

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