La prima intervista a Roberto Scarabel, Presidente AsConAuto

Abbiamo avuto l’opportunità di essere tra i primi a intervistare il nuovo presidente di AsConAuto, Roberto Scarabel che si è reso disponibile a rispondere alle nostre domande.

  • Cosa lascia in eredità il vostro ex presidente Fabrizio Guidi e cosa si aspetta da questo triennio di presidenza?

« Fabrizio Guidi lascia in eredita la sua presenza nel cda di AsConAuto e sarà ancora una un attore protagonista del consiglio dell’Associazione . Per questo affronto con piu’ serenita’ questa nuova impegnativa sfida.

In questo triennio mi aspetto di proseguire il buon operato del mio predecessore che ha portato un importante aumento del volume d’affari cresciuto a oltre 415 milioni di euro nei primi sei mesi del 2022 pari a +23,21% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Per proseguire questo trend di crescita dovremo elaborare il programma del prossimo triennio, con obiettivi semestrali da cadenzare in base alle priorità.

Sarà importantissimo rispettare le scadenze e portare concretezza , puntando sempre all’ equo contemperamento degli interessi dei nostri stakeholders : 950 concessionari soci , 23 mila clienti e più di 500 collaboratori».

  • Tra le sue prime dichiarazioni da neopresidente ha già fissato un importante obiettivo: ovvero quello di raggiungere e superare il miliardo di euro di volume di affari su base annua. Quali sono i segnali e iniziative che l’hanno portata a questa rilevante dichiarazione?

«La soddisfazione delle categorie che rappresentiamo è una certificazione del buon operato di Asconauto. Così, per la prima volta, abbiamo deciso di porci degli obiettivi di volumi.

Dove si vuole arrivare? Al miliardo di euro di volume d’ affari di ricambi su base annua. Purtroppo la crisi produttiva del mondo automotive non finirà presto e non ci sono segnali di aumenti di volumi e ripresa del settore.

Quando i clienti sono disorientati e non c’è certezza dei tempi di consegna del nuovo prodotto, l’auto usata diventa un fattore chiave che non viene più sostituita con la solita frequenza ma coccolata e riparata (con ricambi originali ndr) con dovizia.

In più il prodotto, nuovo e usato, scarseggia nei piazzali delle concessionarie con il listino che continua ad aumentare. Quello che è certo, quindi, è che il ricambio originale sarà sempre più un punto certo anche in futuro».

  • Senza entrare nel campo della giurisprudenza ha fatto scalpore tra gli addetti ai lavori la notizia che ha portato una concessionaria a dover ricomprare l’auto venduta a un cliente poiché non arrivavano i pezzi di ricambio per ripararla. Cosa ci può dire in merito e sulla difficoltà di approvvigionamento?

«Sono cose che sono sempre successe ma non hanno avuto lo stesso eco mediatico in passato. Semplicemente quando c’è un vizio e l’auto va sostituita è compito della concessionaria occuparsene.

Sulla questione logistica è innegabile che dopo la pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina, dove si producevano gran parte dei cablaggi, ha influito negativamente sulla catena di approvvigionamento.

Tuttavia ci troviamo in una situazione molto meno sentita rispetto ai tempi di consegna del nuovo prodotto automotive».

  • La politica Europea ha indicato una linea chiara che porterà sempre più verso una completa elettrificazione del parco circolante. Come e quanto impatterà sulle scelte dell’Associazione?

«Impatterà sicuramente e sarà importante essere preparati in questa fase di cambiamento, per diventare indispensabili sia per gli autoriparatori sia per le Case auto.

Il tema delle emissioni di CO2 è preso molto seriamente da Asconauto, tanto che l’età media dei veicoli da lavoro che si occupano della consegna dei pezzi di ricambio originali è di soli due anni contro gli undici di media nazionale.

In questo momento non è più possibile la sostituzione con questa frequenza poiché i veicoli da lavoro vengono scavalcati dalla produzione di auto di categoria premium, prioritari per i profitti delle Case auto. Appena sarà possibile torneremo a incentivare la sostituzione dei veicoli per una consegna di ricambi sempre più ecologica.

In più in questo periodo di transizione tecnologica vogliamo aiutare tutti gli autoriparatori aggiornandoli con corsi di formazione mirati tramite la nostra Academy».

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