Auto cinesi: come si fa per i pezzi di ricambio?

Ma se acquisto la vettura prodotta da un brand cinese, avrò poi problemi a gestirne la manutenzione e, eventualmente, a reperire i pezzi di ricambio necessari? È la domanda postaci da un lettore, cui abbiamo provato a dare una risposta, avvalendoci dell’aiuto di un’autorità del settore.

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La manutenzione delle auto cinesi in Italia

La prima entità superiore a cui abbiamo chiesto dove trovare pezzi di ricambio di auto cinesi in Italia è stata Google – sì, siamo nativi digitali. E Google ci ha risposto rimandandoci a e-commerce internazionali, AliBaba compreso, rassicurandoci che lì avremmo potuto trovare qualsiasi tipo di componentistica potesse servirci.

Buono a sapersi, ma se invece di ordinare uno specchietto retrovisore online per montarlo poi guardando un tutorial su YouTube o, peggio, farmi portare a casa un pezzo meccanico che neanche seguendo un corso dedicato sarei in grado di montare da me, volessi fare alla vecchia maniera e andare in officina, questa sarebbe pronta a riparare la mia auto cinese?

Sì e no. Per far chiarezza abbiamo parlato con Roberto Scarabel, presidente AsConAuto che ci ha rassicurato: “La rete ufficiale è già in grado di occuparsi delle nuove vetture asiatiche con efficienza”. D’altronde le auto si acquistano in concessionaria, non su AliBaba (seppur presto potremmo farlo su Amazon), e le concessionarie che importano auto cinesi sono (quasi tutte) equipaggiate di un centro assistenza dedicato alla manutenzione dei modelli venduti.

Diverso è il discorso per quel che riguarda le officine indipendenti che, spiega Scarabel, “in questi casi sono loro per prime a rimandare il cliente presso il centro assistenza del rivenditore”. Insomma, se comprate cinese – almeno per un po’ – scordate il meccanico di fiducia e affidatevi alle grandi reti. In ogni caso, assistenza e ricambi ci sono.

È come per le auto elettriche

Il discorso, dunque, sottolinea il presidente AsConAuto, è lo stesso che per qualsiasi auto elettrica, che venga dalla Cina o che sia prodotta in Europa. “Le nuove motorizzazioni richiedono nuove competenze e nuove strutture, ma solo i più grandi hanno la possibilità di investirci. I volumi sono ancora troppo bassi perché ogni officina si specializzi nella manutenzione di EV”.

La buona notizia è che le automobili a zero emissioni hanno, di norma, una garanzia molto più ampia dei tradizionali modelli endotermici (la garanzia di una batteria arriva fino a 8 anni), necessitano di minore manutenzione e sono composte da molti meno pezzi.

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