L’universo delle auto elettriche sta accelerando il suo sviluppo, complici anche i nuovi limiti delle emissioni: se ne è parlato l’altro ieri a Milano nel corso di ForumAutoMotive, serbatoio di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità a motore fondato dal giornalista Pier Luigi Bonora.
In particolare l’analisi della società di consulenza AlixPartners, presentata dal managing director Giacomo Mori, si è concentrata su due temi di stretta attualità, ovvero i Costruttori auto alla rincorsa delle normative europee sulle emissioni e il decollo dell’elettrico.
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LE NUOVE REGOLE
Notevoli sono stati i passi avanti compiuti dall’industria automotive fino ad oggi (un esempio: emissioni di NOX ridotte del 40% nel passaggio da Euro 3 a Euro 6), ma l’introduzione dei nuovi test RDE (Real Drive Emission Testing) sulle emissioni dei veicoli rilevate su strada, e non più in laboratorio, è destinata a imprimere un’ulteriore accelerazione alle strategie e alla crescita delle auto elettriche.
Per raggiungere i target di CO2 previsti per il 2021 secondo gli standard WLTP (Woldwide harmonized Light vehicles Test Producers), in poche parole, i Costruttori dovranno più che raddoppiare il tasso annuale attuale di riduzione.
AUTO ELETTRICHE: I COSTI SI RIDURRANNO
Secondo l’analisi di AlixPartners, il costo degli EV è destinato quindi a ridursi per effetto dei costi di efficientamento dei propulsori tradizionali e della progressiva riduzione dei costi delle batterie.
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Entro il 2030, le auto elettriche rappresenteranno oltre il 40% delle vendite di veicoli in Europa. Fino a quella data, invece, le auto a idrogeno avranno poco mercato a causa di alcune criticità su cui si sta lavorando.
Tra queste, spiccano il miglioramento nel design, l’accesso al rifornimento, le aziende energetiche ancora riluttanti a investire sulle infrastrutture, i problemi irrisolti sulla produzione, il trasporto e stoccaggio di idrogeno. Senza contare le preoccupazioni legate all’ambiente rispetto alla combustione interna.
