Auto elettriche? La chiave di volta sono i concessionari

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Un fatto è certo: i concessionari sono destinati ad avere un ruolo decisivo nel futuro delle auto elettriche. A patto che siano maggiormente coinvolti dai Costruttori nelle loro strategie green.

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La riflessione sorge spontanea dopo la notizia, rimbalzata sul web nei giorni scorsi, della conferma del piano nazionale dell’Enel per far crescere la rete delle infrastrutture nel nostro Paese. Piano che dovrebbe partire dopo l’estate e che punta a risolvere uno dei principali ostacoli tuttora esistenti sui veicoli a zero emissioni: la scarsa capillarità delle colonnine di ricarica.

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IL PIANO NECESSARIO DELL’ENEL

Stando agli ultimi numeri resi noti da CEI Cives, l’Italia è la Cenerentola d’Europa in termini di diffusione dell’auto elettrica: non a caso, dal 2011 al primo trimestre di quest’anno, sono state solamente 9.790 le unità immatricolate nel nostro Paese, comprese le ibride plug-in.

Un dato che fa capire la realtà dei fatti: la “scossa” non è ancora avvenuta, nonostante le aziende, in prospettiva, credano molto in questa tipologia di veicoli. In tal senso, il piano dell’Enel per cercare di invertire la tendenza è molto ambizioso: si parla di 11mila stazioni di ricarica veloce installate su tutto il territorio nazionale nel giro di tre anni e di un investimento di 300 milioni di euro.

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IL RUOLO DEI DEALER NEL FUTURO DELLE AUTO ELETTRICHE

La domanda è: basterà? Il dubbio resta, anche se le Case stanno puntando in maniera decisa sul lancio di nuovi modelli a zero emissioni. Quello che infatti sembra mancare è proprio un deciso coinvolgimento dei dealer nel progetto di far decollare l’auto elettriche.

I Costruttori, nelle sempre affascinanti cornici dei Saloni, presentano costantemente nuovi prototipi e vetture di serie, ma servirebbero ulteriori investimenti in campagne di marketing e nella formazione dei concessionari. Che, oltre tutto, devono avere a disposizione gli strumenti giusti per vendere le vetture elettriche.

La premessa è risaputa: un veicolo tradizionale e un EV sono due “mondi” completamente separati. Nel primo caso, si tratta di proporre al cliente un prodotto, nel secondo caso di offrire un sistema, che comprenda anche la gestione delle batterie e della ricarica domestica.

In aggiunta, occorre “fare cultura” sul cliente e sulle aziende, per “calmierare” i dubbi che ancora dividono gli automobilisti dalla scelta dell’alimentazione elettrica. Una partita, quest’ultima, che, per usare una metafora calcistica, può vedere il concessionario (che è quotidianamente a stretto contatto con il cliente) nei panni del centravanti di sfondamento. Ma l’azione d’attacco, continuando nella metafora, deve gioco forza partire dalle Case.

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