Decreto Rilancio: ecobonus e incentivi, come cambia la mobilità

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Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza che c’è un Paese in grande difficoltà” ha spiegato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del 13 maggio, a chiusura del CdM. Dopo settimane di riunioni e trattative, il cosiddetto Decreto Rilancio ha finalmente visto la luce.

Il provvedimento, che entrerà in vigore solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, contiene un ricco pacchetto di misure urgenti su salute, politiche sociali, sostegno al lavoro e all’economia per contrastare l’emergenza Covid-19. Al suo interno, novità importanti anche per il mondo dell’auto e della mobilità. Facciamo il punto.

DL RILANCIO: SPAZIO ALL’ECO MOBILITÀ

La pandemia sta cambiando anche il modo di muoversi. Si registra già da ora una preferenza per i mezzi privati a sfavore di quelli pubblici e una maggior attenzione al tema ambientale. Il Decreto Legge Rilancio segue la tendenza anticipata dai cittadini, incentivando la mobilità eco-friendly.

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Più fondi per auto elettriche e plug-in

Aumentano a 170 milioni i fondi stanziati per l’acquisto di auto a basse emissioni di Co2 a fronte della rottamazione di un veicolo fino alla classe di omologazione Euro 4. I parametri per accedere all’ecobonus restano invariati: un contributo di 6.000 euro a fronte dell’acquisto di una vettura con emissioni di Co2 fino a 20g/km e 2.500 euro per le emissioni comprese tra i 21 e i 70 g/km. Possibile anche l’acquisto senza rottamazione, con bonus di 4.000 euro per auto con emissioni di Co2 fino ai 20 g/km e di 1.500 tra i 21 e i 70 g/km. In tutti i casi, il bonus è erogabile solo nel caso in cui il prezzo di listino dell’auto non superi i 50 mila euro più iva.

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Incentivi anche per l’installazione di nuove colonnine di ricarica elettriche. In seguito all’installazione di una colonnina privata, una somma pari al 110% della somma spesa potrà essere detratta dalla dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali di pari importo. A patto che l’installazione avvenga contestualmente a uno degli interventi di efficientamento energetico previsti.

Bonus per la micromobilità

Al via anche un bonus per la micromobilità. Sale da 70 a 120 milioni il fondo destinato all’acquisto di mezzi personali ecologici, come biciclette anche elettriche, monopattini, segway, hoverboard e monowheel. L’incentivo, utilizzabile anche per la sottoscrizione ad abbonamenti a servizi di sharing (auto escluse), consiste un rimborso del 60% della spesa d’acquisto nel limite di 500 euro. Il bonus, destinato ai maggiorenni residenti in un comune con più di 50 mila abitanti, ha valore retroattivo e potrà essere utilizzato, una sola volta, sugli acquisti effettuati dal 4 maggio al 31 dicembre 2020.

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Previsto anche un incentivo per la rottamazione di autovetture fino a Euro 3 e motocicli fino a Euro 2. I cittadini che risiedono in comuni sotto procedura di infrazione Ue per la cattiva qualità dell’aria, avranno accesso a un bonus pari a 1.5000 euro per ogni autovettura rottamata e di 500 per ogni motociclo. Il denaro, da utilizzare in tre anni, potrà essere devoluto anche a favore di conviventi e per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, segway, monowheel, hoverboard, servizi di sharing e abbonamenti al trasporto pubblico.

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Più spazio alle bici

Lo Stato finanzierà con 20 milioni nel 2020 e altri 20 nel 2021 la progettazione di nuove piste ciclabili e l’ammodernamento di infrastrutture già esistenti. Il dl Rilancio istituisce inoltre la “corsia ciclabile”, parte della corsia veicolare, a senso unico, sempre a destra e delimitata da una semplice striscia bianca. Al varo anche la “casa avanzata” per le bici, cioè una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto di tutti gli altri veicoli.

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