Stop ai motori endotermici dal 2035: il commento di Federauto

Addio motori endotermici dal 2035

La notizia non può che fare scalpore: il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione di far uscire di produzione i motori endotermicibenzina, diesel , GPL, metano e ibridi – a partire dal 2035.

Una linea che era emersa già quasi un anno fa con le proposte del Fit for 55, ma che ora è stata sposata ufficialmente. Adesso la proposta dovrà andare all’esame dei Governi e, a seguire, si aprirà un tavolo di trattativa tra Consiglio europeo, Commissione e Parlamento, che potrebbe portare modifiche consistenti.

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STOP ALLE AUTO ENDOTERMICHE: LA POSIZIONE DI FEDERAUTO

Secondo Federauto si tratta di una “decisione prematura“, destinata a “disorientare i consumatori e a penalizzare il mercato”. Pur sostenendo in linea di principio gli obiettivi e le ambizioni politiche generali del Fit for 55, la Federazione ritiene che “sia necessario un approccio più realistico, che tenga conto degli interessi di tutti gli stakeholder e dei consumatori, basato su di un mix tecnologico che abbracci tutte le soluzioni tecnologicamente compatibili“.

In altre parole, occorre un periodo di transizione adeguato, “fondamentale – secondo Federauto – per preparare le nostre attività alle sfide imminenti e garantire così manutenzione e riparazione altamente qualificate per le auto di domani”. I recenti fatti di attualità, dalla pandemia alla guerra, non hanno fatto altro che aumentare le incertezze.

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L’APPELLO AL GOVERNO

In vista della prossima riunione del Consiglio dei ministri europeo, in programma il 28 giugno, Federauto rivolge “un appello al Presidente Draghi ed al Governo italiano, affinché sostengano una revisione della decisione secondo un approccio più realistico e concreto, che tenga anche conto della posizione delicata della filiera automotive e delle gravi conseguenze che essa arrecherà al mercato interno e a tutta l’economia italiana”.

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