Mazda: i concessionari al centro del progetto di “premiumness”

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Roberto Pietrantonio è da poche settimane amministratore delegato di Mazda Italia. E delle strategie legate al mondo dei concessionari Mazda se ne intende, dato che nella sua carriera ha lavorato a stretto contatto con la rete. Una rete, quella della Casa giapponese, in crescita in termini di risultati e chiamata ad affrontare in questi anni un cambiamento culturale. A confermarlo è lo stesso manager, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Milano, in occasione dell’evento di presentazione della Mazda6 2017.

UN CAMBIAMENTO CULTURALE

In termini di “strategie concessionari Mazda“, molte sono le novità in programma, annunciate da Pietrantonio: “Abbiamo avviato da qualche mese un progetto importante: stiamo coinvolgendo tutta la rete in un processo di cambiamento culturale. Se nell’industry dell’automotive si determinano processi e standard uguali ovunque, noi sosteniamo che l’uomo deve essere al centro e, quindi, i processi non possono essere uguali in concessionarie che hanno dna aziendali e realtà geografiche diverse tra loro” spiega il manager.

VIDEO: INTERVISTA A ROBERTO PIETRANTONIO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI MAZDA ITALIA

AL CENTRO, L’ESPERIENZA DEL CLIENTE

Nello specifico, i dealer della Casa giapponese sono e saranno coinvolti in prima persona in un’evoluzione all’interno delle loro organizzazioni, “per creare un’esperienza del cliente” adatta a un brand che sta “compiendo un cammino verso la premiumness”. I risultati di crescita, non è un caso, stanno premiando questa linea guida.

LA STRUTTURA DELLA RETE

Le strategie dei concessionari Mazda dipendono anche e soprattutto dalla capillarità sul territorio nazionale, che già oggi è un aspetto rilevante. “Abbiamo circa 60 concessionari, per un totale di circa 100 punti vendita – sottolinea Pietrantonio -: questo vuole dire avere una copertura adeguata sul territorio, con piccole aree ancora da coprire e che copriremo nel più breve tempo possibile”. L’attuale configurazione è stata scelta per garantire ai concessionari “la giusta profittabilità e redditività”. Un aspetto che, conclude il manager, “la rete ci riconosce, con un livello di soddisfazione molto elevato”.

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