Telematica a bordo: ecco come l’auto può diventare un salvavita

La sicurezza stradale è una priorità. Lo è per gli automobilisti, ma lo è, naturalmente, anche per i concessionari, che, oltre a perseguire l’obiettivo della fidelizzazione del cliente, sono chiamati da sempre a svolgere un ruolo sociale. La telematica è senza dubbio un’alleata in ottica di safety.

Ne abbiamo parlato con Nicola Mannari, direttore vendite di LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp da sempre impegnata e specializzata in questo ambito. In occasione di Automotive Dealer Day 2020 Digital Edition LoJack ha annunciato un accordo con il Gruppo Maldarizzi, uno dei principali poli distributivi del Mezzogiorno, per l’installazione a bordo di tutte le auto vendute dal Gruppo (circa 12mila ogni anno) dei dispositivi LoJack Connect.

Il tema è stato anche al centro di un workshop dal titolo “L’auto salvavita, ecco la prossima rivoluzione”, focalizzato proprio sull’apporto che la telematica e la connettività possono fornire per ridurre il rischio di incidenti e favorire l’incolumità del veicolo, del driver e dei passeggeri.

ALLARME SICUREZZA

Gli ultimi dati diffusi da ACI e Istat testimoniano che ci troviamo di fronte a un vero e proprio “allarme sicurezza”: in media, infatti, si registrano ben 9 morti e 661 feriti al giorno sulle nostre strade. In questo senso, il contributo della tecnologia a bordo può essere fondamentale.

Telematica concessionari LoJack Maldarizzi

“Noi di LoJack abbiamo la possibilità di aiutare a ridurre i rischi, monitorando la salute del veicolo. Grazie ai nostri strumenti, che rilevano in tempo reale qualunque avaria del veicolo stesso, abbiamo la possibilità di intervenire e avvertire per tempo sia il concessionario, partner dell’utilizzatore, sia il driver spiega Nicola Mannari.

L’ACCORDO TRA LOJACK E MALDARIZZI

Proprio in quest’ottica LoJack Italia e Maldarizzi Automotive, concessionaria ufficiale dei brand FCA, BMW e Mini, Mercedes-Benz e Smart, con sedi dislocate tra la Puglia e la Basilicata, hanno annunciato all’Automotive Dealer Day 2020 un accordo mirato a garantire un maggiore livello di sicurezza.

L’installazione dei sistemi di LoJack Connect a bordo delle vetture vendute dal Gruppo consentirà al Business Development Center di Maldarizzi di monitorare in tempo reale i parametri vitali delle stesse vetture attraverso il portale SmartDealer per offrire tempestivamente indicazioni e eventuale assistenza ai clienti, aumentando così anche gli ingressi al proprio Service: si va dalla diagnosi da remoto di guasti e segnali d’allarme, agli alert sull’avvicinamento delle scadenze di manutenzione e sulla necessità di cambiare gli pneumatici.

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Servizi a 360 gradi

Non solo. In caso di incidente, il servizio Crashboxx, integrato nell’offerta, consente di notificare in tempo reale i veri crash, definire immediatamente da remoto la loro gravità, con una stima predittiva dei danni e la localizzazione dell’evento. In questo modo, la Centrale Operativa di LoJack può fornire il primo supporto, ed eventualmente soccorso, necessario al driver.

Grazie all’app LoJack Connect, inoltre, lo stesso automobilista può verificare in tempo reale dallo smartphone lo status della vettura, compresa la carica della batteria, visualizzare i percorsi compiuti e il proprio stile di guida, oltre a ricevere gli alert sulle scadenze burocratiche e di manutenzione. Anche in caso di furto, il contatto con la Centrale Operativa di LoJack e la denuncia possono essere effettuati subito tramite lo smartphone.

“Vogliamo democratizzare la tecnologia a beneficio dei nostri clienti. Installare LoJack Connect su tutte le auto porterà un impatto importante sul business del post-vendita e sulla customer experience” sottolinea Nicola Maldarizzi, co-ceo del Gruppo.

Servizio telematica LoJack

IL RUOLO DELLA TELEMATICA

Democratizzare la telematica è una sfida importante per il prossimo futuro, considerando che, come è emerso dalla nostra survey Concessionari e nuova mobilità, i dealer, in generale, nutrono ancora qualche remora nei confronti delle black-box, frenati dalle note problematiche riguardanti la privacy dell’utilizzatore.

Secondo Mannari occorre promuovere cultura. “Se saremo in grado di trasmettere ai clienti finali la consapevolezza che i dati vengono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, le barriere potranno essere superate”.

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