Il settore della distribuzione automobilistica ha fatto dei passi da gigante, dal punto di vista finanziario, nel recupero di una posizione di equilibrio, dopo le difficoltà negli anni della crisi. Secondo i dati di Italia Bilanci, il peso del debito finanziario sul fatturato è sceso al 7,2% (nel 2015 era pari all’8,1%), mentre il rapporto tra debiti finanziari e Margine Operativo Lordo (grandezza che esprime la capacità di un’impresa di generare cassa operativa) si è attestato a 2,8.
In altri termini, oggi il settore impiega 2,8 anni per rimborsare la propria esposizione finanziaria. Nel 2012, mediamente il settore impiegava ben 28 anni per rispettare i propri impegni nei confronti delle banche. I bilanci dei concessionari, quindi, tornano a respirare.
BILANCI CONCESSIONARI
Siamo di fronte ad un parametro di assoluto rilievo, che rende il settore meno dipendente dalle politiche di credito del sistema bancario e lo ripropone come interlocutore affidabile sotto il profilo del rischio. La leva finanziaria, cioè il rapporto tra le fonti di finanziamento di terzi e quelle proprie, è scesa a 0,9 nel 2015 e a 0,8 l’anno scorso.
Uno dei fattori che ha consentito il recupero di interessanti ritorni economici sull’investimento è il livello di immatricolato che, nel 2016, ha superato 1,8 milioni di autovetture. Questo dato, combinato con l’ulteriore arretramento del numero di concessionari operanti sul mercato (1530 a fine 2016), ha rappresentato la condizione indispensabile per il recupero delle performance economiche.
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I MOTIVI
Va anche sottolineato che la crisi ha imposto regole di gestione improntate all’efficienza, strutture organizzative snelle e costi operativi contenuti. Senza questi correttivi i benefici del maggior fatturato sarebbero stati diluiti. Gli indicatori che maggiormente spiegano la rinascita del settore sono la redditività ante imposte sul fatturato (che per il 2016 si prevede all’1,7%), il ritorno sul capitale investito (che Italia Bilanci stima a doppia cifra: 12,2%) e la relazione tra posizione finanziaria netta e fatturato (che nel 2016 è in ulteriore contenimento al 7,2%; nel 2012 il settore lavorava esattamente al doppio). Il mantenimento di determinate ratio patrimoniali ha aiutato i bilanci dei concessionari.