Progetti mobilità elettrica, ecco la “road map” da seguire

Progetti mobilità elettrica Piazza

Una piattaforma d’indirizzo strategico per i progetti di mobilità elettrica in Italia: ecco, in sintesi, il documento sottoscritto da Enel, A2A, Gruppo Hera e Class Onlus e presentato in occasione di rEVolution Electric Drive Days, al Centro di Guida Sicura ACI – Sara di Lainate (con gli Stati Generali della mobilità elettrica). Aderiscono e condividono Assoelettrica, Cei Cives (commissione italiana veicoli elettrici stradali a batteria, ibridi e a celle a combustibile) e Utilitalia (Associazione delle imprese idriche, energetiche e ambientali). Le auto elettriche rappresentano il futuro, anche per i concessionari.

VIDEO: INTERVISTA A CAMILLO PIAZZA, CLASS ONLUS

PROGETTI MOBILITA’ ELETTRICA

Nella carta degli impegni per la mobilità elettrica s’identificano quattro macro-interventi chiave da mette in atto nel breve periodo, fino a quando il settore non raggiunga un’adeguata maturità tecnologica e commerciale. Il primo punto è “agevolare economicamente l’acquisto di veicoli elettrici. Poi, incentivare funzionalmente ed economicamente la realizzazione e l’esercizio dell’infrastruttura di ricarica, coordinare la realizzazione di un’infrastruttura efficace, funzionale e coerente su tutto il territorio nazionale, stabilire strumenti regolatori e disposizioni tecnico-normative specifiche volte a risolvere i principali punti aperti del settore”, si legge nel documento. L’obiettivo è stimolare i progetti della mobilità elettrica.

NEL DETTAGLIO

Tra le strategie da implementare, introdurre uno o più strumenti d’incentivazione economica che permettano di avvicinare il costo di acquisto dei veicoli elettrici a quello delle auto a combustione interna. La carta degli impegni prende in considerazione alcune soluzioni: previsione di un’imposta agevolata all’acquisto dei veicoli elettrici, inserendo tali modelli nell’elenco dei beni e servizi soggetti ad aliquota agevolata del 10%; previsione di contributi economici a coloro che acquistano un veicolo elettrico (al contributo statale deve corrispondere uno sconto di pari importo praticato dal venditore); introduzione di un sistema di detrazione fiscale, in analogia a quanto già effettuato per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di grandi elettrodomestici. Per le flotte, infine, si auspica l’introduzione della possibilità di un “super ammortamento”, in modo da favorire la diffusione dei mezzi elettrici soprattutto in quegli ambiti dove è più alta la percorrenza chilometrica annuale e dunque sono maggiori i benefici in termini di sostenibilità ambientale.

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